Covid, allarme Oms: «In Europa aumento esponenziale di casi. Nell'ultima settimana la metà di quelli mondiali»

Covid, allarme Oms: «In Europa aumento esponenziale di casi. Nell'ultima settimana la metà di quelli mondiali»
Mercoledì 28 Ottobre 2020, 13:37 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 15:11
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Nell'ultima settimana, in Europa, i nuovi positivi al Covid sono il 46% del totale registrato nel mondo. Una cifra in preoccupante ed in esponenziale crescita: «Nella regione constatiamo un +36% e +37 per cento alle voci casi e decessi se rapportati alla settimana precedente. È l'incremento più elevato mai registrato in una sola settimana in questo territorio». A lanciare il monito, l'Organizzazione mondiale della sanità che segnala per la seconda settimana consecutiva l'Europa in cima alla classifica dei nuovi contagi. In numeri, sono 1,3 milioni le persone che hanno contratto il virus, corrispondenti a quasi la metà dei contagi mondiali. 

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Naturalmente tiene banco anche la questione decessi riscontrati in questa seconda ondata: «Sebbene il numero dei morti stia gradualmente aumentando - spiega l'Oms - la percentuale rispetto ai casi resta relativamente bassa, soprattutto se confrontata alla fase iniziale della pandemia».

A guidare la preoccupante classifica dei nuovi positivi è la Francia, dove si segnalano duecentomila casi in 7 giorni. Inoltre, nell'ultima settimana sono 21 i paesi europei che hanno dovuto fare i conti con l'aumento di ricoveri e terapie intensive. I dati attuali, si legge nel report, corrispondono al 25% dei numeri riportati durante il picco del Covid. Ad oggi, il 18% dei pazienti è ospedalizzato, il sette in rianimazione. 

Incrementi notevoli anche nel Regno Unito, che segna un più 30% rispetto alla settimana precedente alla voce nuovi casi. In questo contesto, la situazione peggiore è in Galles, per la pressione notevole sul personale in prima linea e in Inghilterra, dove sono aumentati gli over 65 in terapia intensiva.

Alta tensione pure in Repubblica Ceca. Qui gli ospedali, continuando con simili cifre, arriveranno a saturazione entro metà novembre, mentre si contano 67 decessi ogni milione di abitanti. Soglia mai toccata prima. In testa, per più alto incremento di casi giornalieri nell'ultima settimana, c'è la Slovenia, con il Paese adesso diviso in zone rosse e arancioni a seconda dell'incidenza del virus. 

 

L'Oms ha parlato anche dell'Italia: «Dove si segnalano alti tassi di ospedalizzazione. A Milano i presidi sono impegnati al massimo e sono state riaperte strutture temporanee per gestire la pressione».

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