Demenza, a rischio genitori e nonni di bimbi iperattivi: fin del 55% maggiore che senza un figlio con questa diagnosi

Demenza, a rischio genitori e nonni di bimbi iperattivi: fin del 55% maggiore che senza un figlio con questa diagnosi
Demenza, a rischio genitori e nonni di bimbi iperattivi: fin del 55% maggiore che senza un figlio con questa diagnosi
Sabato 11 Settembre 2021, 10:16 - Ultimo agg. 15:29
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Genitori e nonni di bambini con il disturbo da iperattività e deficit di attenzione (ADHD) sono più a rischio di soffrire di demenza. Se un bambino soffre di ADHD, i genitori hanno un rischio del 34% maggiore di ammalarsi di una qualche forma di demenza; un rischio del 55% maggiore di ammalarsi di Alzheimer. Il rischio dei nonni con un nipote con ADHD è del 10% maggiore. Lo rivela un ampio studio condotto presso l'Istituto Karolinska di Stoccolma e pubblicato sulla rivista Alzheimer's & Dementia. «I risultati suggeriscono che ci sono fattori genetici e/o ambientali comuni tra ADHD e demenza. Adesso servono ulteriori approfondimenti per capire i meccanismi che ci sono dietro questa associazione» - spiega il primo autore del lavoro Le Zhang, epidemiologo del celebre istituto di ricerca svedese.

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Lo studio ha considerato oltre due milioni di nati in Svezia tra 1980 e 2001, circa il 3,2% dei quali con una diagnosi di ADHD e oltre 5 milioni di parenti stretti dell'intero gruppo. È emerso che avere un figlio cui è stato diagnosticato l'ADHD aumenta del 34% e del 55% il rischio di ammalarsi di una demenza e di Alzheimer rispettivamente.

Per un nonno il nipote con ADHD, invece, aumenta il rischio del 10%. Serviranno ovviamente nuovi studi per capire i motivi di questa relazione intergenerazionale tra iperattività e demenza, concludono gli autori del lavoro. 

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