Due ricercatrici del Pascale tra le 10 promesse under 40 d'Italia

Nella foto Carmen Manolio e Concetta Ragone
Nella foto Carmen Manolio e Concetta Ragone
Giovedì 15 Luglio 2021, 14:27 - Ultimo agg. 20 Luglio, 08:59
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La rivista Fortune Italia seleziona una rosa di giovanissimi scienziati. Il palmares a Carmen Manolio e Concetta Ragone dell’Istituto dei tumori di Napoli Pascale, premiate soprattutto per aver definito per la prima volta l’omologia tra antigeni umani e antigeni virali.

Carmen Manolio e Concetta Ragone sono le due giovanissime ricercatrici dell'Istituto Pascale inserite nella rosa dei dieci ricercatori under 40 selezionati a livello nazionale da Fortune Italia (www.fortuneita.com), la rivista che misura il successo di un'azienda e se ne fa garante, rafforza le leadership e traccia il ritratto degli uomini e delle donne che si celano dietro il loro successo.

Ventitrè anni, laureata di primo livello la Manolio, trentanni, specializzanda la Ragone, sono le co-autrici di uno studio internazionale con cui hanno evidenziato che la memoria immunitaria indotta dalle infezioni virali o batteriche nel corso della vita di ogni singolo individuo, inclusi i batteri presenti nel nostro apparato gastroenterico, può rappresentare una vaccinazione naturale antitumorale.

La ricerca, condotta nel laboratorio di Modelli Immunologici Innovativi dell’Istituto dei tumori di Napoli, diretto da Luigi Buonaguro, è stato pubblicato sul Journal for Immunotherapy of Cancer e per la prima volta in letteratura definisce l'omologia tra antigeni tumorali umani ed antigeni virali. Fortune Italia le ha volute premiare inserendole, dunque, in un elenco di dieci ricercatori under 40 che si sono messi in evidenza per la loro attività, riconoscendone il merito dei giovani più promettenti e facendo una scelta di campo in cui la selezione ha tenuto conto non solo del profilo professionale, ma anche delle storie personali. Una selezione che ha sorpreso le due ragazze . Lo definisce «uno splendido riconoscimento ai nostri giovani ricercatori» il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi, «sono loro», dice «il futuro della nostra ricerca. Complimenti ad entrambe e a tutti quelli che ogni giorno si impegnano con dedizione». 

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