Cos'è l'esaurimento emotivo? È dovuto a un grande sovraccarico di responsabilità lavorative, personali, familiari, accademiche, vuol dire dover far fronte a problemi che richiedono un eccesso di tempo e fatica. Nello specifico, si riferisce alla sensazione percepita di non farcela più, di non avere altre le risorse, di sentirsi sopraffatto. A spiegarlo gli esperti di Guidapsicologi.it che aggiungono: «La persona che si sente stanca perde la voglia di fare, è più irritabile o ha sbalzi d'umore improvvisi, subisce una perdita di concentrazione e inizia a notare sintomi di malessere fisico come ad esempio mal di testa, disturbi del sonno (voglia di dormire molto, dormire poco, non riuscire ad addormentarsi, risvegli notturni), problemi gastrointestinali (diminuzione o aumento dell'appetito, problemi di digestione). Con conseguenze in vari aspetti della vita come un rendimento scolastico o lavorativo inferiore, conflitti interpersonali (partner, colleghi), abbandono di attività piacevoli come lo sport, sostituire un'alimentazione sana con abbuffate o digiuni».
Solo chi riesce ad imparare ad essere consapevole e a riconnettersi con se stesso, con i propri desideri ed emozioni, può prevenire stati di esaurimento e gestire lo squilibrio emotivo.