Fuga venosa, ne soffre
un ragazzo su dieci

Fuga venosa, ne soffre un ragazzo su dieci
Mercoledì 6 Aprile 2022, 18:16 - Ultimo agg. 18:17
3 Minuti di Lettura

Sono sempre più frequenti in Italia i casi di disfunzione erettile in pazienti sotto i trent'anni. «Uno su 10 soffre della 'fuga venosa', un deficit vascolare che non permette alle valvole venose la normale continenza. Spesso è correlata alla presenza di varici alle gambe, prolassi emorroidari e varicocele testicolare. Tutto si ripercuote a livello erettivo, con il raggiungimento di una buona erezione che però si perdita improvvisamente durante l'atto». Lo spiega Gabriele Antonini, urologo-andrologo, che presenta i primi dati che emergono da uno studio che si «sta conducendo nell'Urologia dell' ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese».

«Sempre più spesso arrivano alla nostra osservazione ragazzi che riferiscono qualche forma di disfunzione sessuale.

Il problema principale è nell'ottenimento della fase erettiva. Questa condizione nella stragrande maggioranza dei casi è dovuta a motivi di natura emotivo-psicologica e relazionale - sottolinea - Nel tempo è cambiato molto il ruolo sociale della donna e questo si ripercuote nei rapporti sessuali. Questo nuovo cambio di ruolo determina nei giovani una sorta di forte ansia da prestazione che determina una mancata risposta arteriosa e quindi una scarsa forza erettiva».

Antonini spiega che «il meccanismo dell'erezione è basato su una vasodilatazione delle arterie del pene e una contestuale chiusura delle valvole venose che permettono una rigidità duratura per tutto l'atto. Nei forti stati d'ansia viene rilasciata in circolo molta adrenalina che determina per natura una vasocostrizione che immediatamente fa perdere l'erezione o addirittura, nei casi più gravi, non la fa proprio ottenere. Anche il diabete giovanile correlato a fattori genetici personali o a una incorretta alimentazione, determina un progressivo e cronico danneggiamento delle strutture vascolari arteriose con una conseguente fibrosi e scarsa elasticità delle stesse. Soprattutto delle piccole arterie del pene. Molto importanti, quindi, per fare prevenzione sono lo stile di vita ed una corretta alimentazione e soprattutto evitare l'utilizzo di alcolici e sostanze stupefacenti».

«C'è poi una vera e propria malattia vascolare silente codificata, appunto, con il nome di 'fuga venosa' che ha ripercussioni a livello erettivo con il raggiungimento di una buona erezione ma con la perdita improvvisa della stessa durante l'atto», rimarca il chirurgo. Per diagnosticarla, oltre al riconoscimento dei sintomi basta effettuare un semplice eco-doppler dei vasi penieni. È una condizione che oltre ad alterare la qualità di vita sessuale dei giovani produce effetti devastanti da un punto di vista sociale. Ma tanti hanno la paura di avvicinarsi a una donna e per lo più fuggono da nuove storie sentimentali proprio per questa ragione. Diverse soluzioni sono comunque possibili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA