Dopo il nuovo dpcm che entra in vigore oggi, è in atto uno scontro tra il Governo e le Regioni, con queste ultime che lamentano le restrizioni e l'inserimento nelle zone gialle, arancioni e rosse perché «sulla base di dati vecchi» (il monitoraggio del 19-25 ottobre). Ma dagli scienziati ora l'invito è non perdersi in chiacchiere: lo dice Massimo Galli, responsabile del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano e past president Simit (Società italiana malattie infettive). «Siamo tutti nella stessa barca. E quello che vediamo negli ospedali ci dice che è arrivato il momento del fare, non di blaterare».
«La battaglia di Milano contro Covid è ultracominciata.
Quanto alla polemica delle Regioni, l'esperto afferma: «I dati, e questo accade da mesi, sono le Regioni a darli all'Istituto superiore di sanità. E i numeri quotidiani li vediamo tutti. La situazione è arrivata ad un punto tale in cui non si può più perder tempo a blaterarci sopra: a parlare è la pressione che vediamo sugli ospedali, che ci induce a pensare che ormai sia arrivato il tempo di intervenire. E speriamo che non sia tardi», conclude Galli.