Sono 2514 i nati prematuri in Campania nel 2021 su 44.275 parti, di questi 354 i bambini nati addirittura prima della 32esima settimana di gestazione. Sono i dati campani che spiegano l’importanza dei reparti di terapia intensiva neonatale e fanno comprendere le ragioni per le quali l’Azienda Ospedaliera dei Colli ha scelto di proporre per il 17 novembre, Giornata mondiale della prematurità, un percorso straordinario che consentirà ai nonni di accedere alla Tin dell’ospedale Monaldi vedendo per la prima volta i loro nipotini ricoverati. Le visite saranno possibili nelle giornate di giovedì e venerdì e avverranno nel rispetto di tutti i protocolli anti Covid. «I percorsi di cura dei neonati prematuri non possono prescindere dal tener presente l’importanza di momenti di condivisione familiare. Dare ai nonni la possibilità di incontrare per la prima volta i nipotini ricoverati è importantissimo anche per dare ai genitori la forza necessaria per affrontare il ricovero che, spesso, si protrae per un lungo periodo» spiega Giovanni Chello, direttore dell’Unità operativa complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli.
«Quest’anno, per la prima volta, si è deciso di aprire le porte ai nonni come segno di grande attenzione all’umanizzazione delle cure, un’iniziativa straordinaria che, però, è nostra volontà ripetere con cadenza periodica perché crediamo che le terapie intensive debbano essere luoghi di cura sempre più aperti ai familiari» dichiara Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli. «L’equipe della Terapia intensiva neonatale del Monaldi - aggiunge il direttore - in quasi 30 anni di attività, si è specializzata con un approccio multidisciplinare nella cura di piccoli pazienti affetti soprattutto da patologie cardiologiche, grazie anche alla presenza di un percorso completo che prevede, all’interno dell’Ospedale Monaldi, anche la cardiologia e la cardiochirurgia pediatrica, nel trattamento dell’ipertensione polmonare del neonato e nel trattamento ipotermico per la neuroprotezione».