Giovani oculisti della Federico II: interventi in diretta al fianco dei maestri

Fari accesi sugli interventi più comuni e anche quelli più delicati e complessi

L'interno di una sala ospedaliera
L'interno di una sala ospedaliera
di Ettore Mautone
Lunedì 20 Marzo 2023, 14:22
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Giovani oculisti, specialisti under 35, allievi della Scuola di specializzazione in Oftalmologia dell’Università Federico II sono i protagonisti di un innovativo convegno in cui si opererà in diretta: allievi al fianco dei maestri, docenti che li hanno accompagnati e seguiti nel loro percorso di formazione post laurea.

Fari accesi sugli interventi più comuni e anche quelli più delicati e complessi per la cataratta, il glaucoma, la correzione dello strabismo, sulla retina e le vie lacrimali. Tutte sessioni al centro della prima edizione del convegno Oftalmochirurgia in diretta che vede appunto protagonisti i giovani chirurghi federiciani.

La presentazione dell’evento è avvenuto oggi nella sede dell’Unione industriali di Napoli. L’appuntamento è per il 23 marzo con una doppia sessione: una parte teorica che si svolgerà presso l’aula magna della sede della facoltà di Medicina dell’Università Federico II (per la prima volta nel polo di Scampia) e una sessione pratica in diretta che vedrà appunto in collegamento le sale operatorie dell’AOU Federico II.

«Questa sessione di studio e formazione allargata ha un duplice scopo  - spiega Ciro Costagliola, direttore dell’Uunità complessa di Oftalmologia della Federico II – presentare i nostri giovani chirurghi ponendo l’accento sulle capacità apprese dalle giovani leve che si aggiungono in fattore moltiplicativo con l’apporto dell’esperienze portata da parte di chi invece ha più anni di lavoro specialistico alle spalle. Due lavori scientifici pubblicati tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 hanno evidenziato – ha proseguito - che l’innovazione da sola manca dell’empatia e quindi il rapporto medico paziente viene un po' meno in quanto prevale il tecnicismo mentre l’esperienza acquisita negli anni fa sì che i risultati di una procedura chirurgica, sia essa nuova o vecchia, siano migliori se effettuata da persone d’esperienza. Noi abbiamo così cercato di abbassare il gap generazionale tra giovani e meno giovani mettendo insieme le qualità degli uni e degli altri considerando l’affiancamento il miglior modo per ottimizzare i risultati sul paziente».

Un’occasione che accende i fari sull’importanza del la oro a stretto contatto di gomito svolto da docenti e studenti che mette in luce i progressi computi dell’oftalmologia napoletana e campana col vantaggio di dare spazio e volto anche alle nuove leve di chirurghi. La chirurgia richiede un lungo apprendistato e in oftalmologia ancora di più. In azione anche i giovani ortottisti, coordinati dal professore Tranfa e dalla dottoressa Melenzane che saranno parte attiva in sala operatoria, dimostrando quanto è importante questa professione sanitaria che proprio a Scampia ha la sede dei costi universitari. In totale dunque sono sette gli interventi programmati e saranno trasmessi in diretta nell’aula magna di Scampia.

«Questo convegno strutturato con una sessione pratica di chirurgia – ha sottolineato Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina dell’Ateneo federiciano – si pone nel solco del necessario rinnovamento della didattica che deve partire dal caso pratico: la didattica va rifondata. I docenti devono sempre di più insegnare partendo dai casi concreti e non dalle slide e l’oftalmologia è uno dei punti cardine di questa rifondazione. La cattedra di oftalmologia della Federico II ha investito molto sui giovani che hanno fatto esperienza nelle moderne tecniche per affrontare patologie quali ad esempio le maculopatie, le cataratte ma anche patologie oculistiche infantili».

Una scelta, quella di tenere la sessione teorica nella sede della facoltà di Medicina a Scampia, che è nel solco della volontà dell’Università Federico II di valorizzare e far vivere la sede inaugurata lo scorso ottobre.

«L’utilizzo della nostra sede di Scampia – ha evidenziato Luigi Califano, direttore del dipartimento assistenziuale integrato Rete-Tempo Dipendente Stroke, Urgenze chirurgiche e Trauma – dimostra l’attenzione dell’Ateneo per quel territorio su cui c’è stato un grandissimo investimento portando lì competenze».

Il convegno è realizzato in collaborazione del rettore della Federico II, Matteo Lorito, e del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, Giuseppe Longo che hanno dato il patrocinio. 

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