In Italia l'ictus, che ogni anno colpisce circa 150.000 persone, è la prima causa di disabilità nell'adulto; in tre casi su 4 sopravvivere a un ictus significa acquisire una disabilità. Sono i dati resi noti da A.L.I.Ce. Italia Odv (associazione per la Lotta all'Ictus cerebrale) che aderisce alla giornata internazionale delle Persone con disabilità che si celebra il prossimo 3 dicembre con l'obiettivo di promuoverne il benessere e cercare di garantirne i diritti fondamentali di accesso ai servizi e partecipazione alla vita pubblica della comunità. Può causare una vasta gamma di deficit funzionali sia temporanei, sia permanenti. La gravità dipende non solo dal tempo in cui il cervello è rimasto senza sangue ma anche dalla zona colpita: si possono presentare paresi degli arti superiori e inferiori, disturbi del linguaggio, difficoltà di deglutizione e di respirazione, oltre che problemi cognitivi e depressione. Solo il 25% dei pazienti sopravvissuti a un ictus guarisce completamente. Per gli altri resta una disabilità che, nella metà dei casi, è così grave da rendere non più autosufficiente.
«Il post ictus e la riabilitazione costituiscono aspetti su cui le informazioni sono purtroppo ancora scarse e frammentate - dichiara Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. -.