In Italia l'indice Rt ora è 0.69, la scorsa settimana era a 0.68. È quanto apprende l'Adnkronos Salute dalla riunione della Cabina di regia per il monitoraggio Covid, ancora in corso. Si tratta di un lievissimo aumento che secondo gli esperti della cabina di regia fa giudicare ancora stabile l'indice di trasmissibilità delle infezioni da Covid in Italia. Continua invece netta la riduzione dell'incidenza, uno dei valori chiave per le decisioni sulle misure, che scende ancora a circa 16.7 casi ogni 100 mila abitanti aggiornato a ieri, rispetto a 25 di 7 giorni fa. Sono, secondo quanto si apprende, i dati contenuti nella bozza di monitoraggio Iss-Ministero della Salute, ora all'esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi.
«Mascherine all'aperto non sono necessarie». Ecco quando è davvero utile coprirsi il volto
«Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (3.961 contro 4.992 della settimana precedente).
I dati
Tutte le Regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso, tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, che sono invece classificate a rischio moderato. Tutte hanno comunque un valore dell'Rt compatibile con uno scenario di tipo uno. Sono, secondo quanto si apprende, i dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale Covid Iss-Ministero della Salute, ora all'esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 6%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 688 (08/06/2021) a 504 (15/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (6%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 4.685 (08/06/2021) a 3.333 (15/06/2021).
Le varianti
«La circolazione di varianti che possono avere una maggiore trasmissibilità o eludere parzialmente la risposta immunitaria, che ha portato ad un inatteso aumento dei casi in paesi europei con alta copertura vaccinale, richiede un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi». È quanto suggeriscono gli esperti. «Il raggiungimento di una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresenta uno strumento indispensabile ai fini della prevenzione di ulteriori recrudescenze di episodi pandemici», sottolineano.