L'influenza australiana 2022-2023 corre veloce lungo una curva che vola alto, molto sopra rispetto a quelle di tutte le precedenti monitorate finora dai medici sentinella della rete di sorveglianza InfluNet dell'Istituto superiore di sanità. Il vaccino antinfluenzale è la più efficace arma di prevenzione contro l’influenza stagionale, una patologia a carico delle vie respiratorie dovuta ai cosiddetti virus influenzali. È in uso in Italia è detto trivalente perché contiene tre tipi di virus: due di tipo A (H1N1 e H3N2) e uno di tipo B. C’è poi un vaccino quadrivalente che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B. I virus contenuti nei vaccini vengono scelti sulla base dei virus isolati nel corso della stagione precedente. L’efficacia del vaccino dipende quindi dalla corrispondenza tra i virus che contiene e quelli circolanti, che possono anche essere diversi. Il vaccino viene somministrato tramite iniezione intramuscolare: nel braccio dai 9 anni in su, nella faccia antero-laterale della coscia per i bambini più piccoli. Nel nostro Paese è possibile sottoporsi al vaccino antinfluenzale nel periodo autunnale, la campagna vaccinale in genere parte a metà ottobre e si conclude a fine dicembre. Questo periodo è stato stabilito come il migliore, tenendo conto delle condizioni climatiche italiane e dell’andamento delle epidemie influenzali.
Effetti collaterali del vaccino antinfluenzale
Il vaccino antinfluenzale è sicuro in quanto sottoposto, prima della sua diffusione, a una serie di controlli.
A seguito dell’iniezione possono aversi reazioni locali come arrossamento, gonfiore e indolenzimento e anche febbre, mal di testa, dolori muscolari o articolari.
In corrispondenza temporale alla vaccinazione antinfluenzale sono stati segnalati eventi rari (come trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici e reazioni allergiche gravi), ma non è stata dimostrata la correlazione tra il vaccino e l’insorgenza dei disturbi.
Vaccino antinfluenzale, chi deve farlo
«L'invito è ancora a fare il vaccino contro l'influenza ed è rivolto a tutti», anche per mettere al sicuro il Natale. «Sapendo che la vaccinazione è disponibile in tutta Italia presso i medici di medicina generale», ed è gratuita per gli over 60 e per i malati cronici «o per chi lavora nei servizi essenziali come gli operatori sanitari».
Vaccino influenzale, quanto previene forme gravi e infezione
«L'efficacia del vaccino anti-influenza è confermata: come per il vaccino anti-Covid, l'azione più importante riguarda sicuramente la possibilità di evitare le complicanze e le manifestazioni più gravi della malattia, con una capacità protettiva dell'80% circa. Ma il vaccino antinfluenzale permette anche di evitare l'infezione, con un'efficacia che varia dal 50% al 70% da un anno all'altro e che dipende anche dalla tipologia di vaccino». A fare il punto per l'Adnkronos Salute è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di igiene all'Università Statale di Milano, direttore sanitario dell'Irccs Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio del capoluogo lombardo. «C'è da dire - sottolinea l'esperto - che quest'anno il vaccino contro l'influenza dovrebbe coprire particolarmente bene, perché la composizione vaccinale prevede proprio i virus che effettivamente stanno circolando, in primis il virus Darwin australiano, ma anche un virus 'austriacò che fa da co-primario in questa fase epidemica. È importante evidenziare che esistono vaccini antinfluenzali di tipo diverso - ricorda Pregliasco - In particolare, per i soggetti anziani e fragili ci sono i vaccini cosiddetti adiuvati e il vaccino ad alto dosaggio, che servono appunto per le persone immunodepresse o di età più avanzata». Purtroppo al momento «il dato sulle coperture vaccinali non ci entusiasma in generale - osserva il medico - sia relativamente al richiamo annuale per l'influenza, sia per i richiami contro Covid-19».
Vaccino ai bambini, quando farlo
«Se non lo si è fatto ancora non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità». È questo l'appello lanciato dalla presidente della Società italiana di Pediatria, Annamaria Staiano, subito dopo la pubblicazione dei dati della rete di sorveglianza InfluNet che ha registrato tassi di sindromi simil-influenzali da record nei bambini. «Ricordiamo che la vaccinazione è particolarmente raccomandata per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, e per tutti i soggetti di ogni età con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza», ha aggiunto Staiano. «È importante sottolineare che proteggendo i più piccoli si proteggono anche i fragili di tutte le età e gli anziani in famiglia: in vista delle Feste questo è un altro fattore da non trascurare. Manca ormai poco a Natale e servono circa 15 giorni per garantire un'adeguata protezione generata dal vaccino», ha concluso.