«Il diritto alla salute è in grave pericolo nel nostro Paese. Ma i programmi elettorali delle principali coalizioni ignorano la tempesta perfetta che si sta profilando all’orizzonte. Mancano risorse, medici e strutture adeguate». L’allarme viene dal Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani (FoSSC), che denuncia la totale mancanza di attenzione su questi temi da parte delle forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni. Proprio la parola “ospedale” è quasi del tutto assente dai programmi e dai dibattiti elettorali. I medici specialisti ospedalieri sono circa 130mila, 60mila in meno della Germania e 43mila in meno della Francia. L’emorragia dei camici bianchi riguarda anche i medici di medicina generale: sono pochi, circa 40.700, ma ogni anno 3000 vanno in pensione ed è previsto che, a breve, l’esodo sarà ancora maggiore. Non solo. In Italia operano oggi circa 13.000 pediatri, ma in tutto il Paese si registrano carenze anche per la rigida distinzione tra le attività territoriali ed ospedaliere e la mancanza di una adeguata interazione e integrazione tra loro.
«La disponibilità di letti per numero di abitanti colloca l’Italia al ventiduesimo posto in Europa e la capacità di utilizzarli è del tutto insufficiente – denuncia Francesco Cognetti, coordinatore del Forum -.
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