L’adolescente con malattia cronica:
transizione dal pediatra al medico

L’adolescente con malattia cronica: transizione dal pediatra al medico
Giovedì 17 Gennaio 2019, 10:24 - Ultimo agg. 10:48
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Un crescente numero di bambini è affetto da malattia cronica. Uno dei problemi più rilevanti nella loro gestione è il passaggio dalle cure del pediatra a quelle del medico dell'adulto. Si tratta di un momento delicato per le famiglie e per il paziente, ma anche per il medico che guida questo processo. Infatti, se nelle cure pediatriche sono molto coinvolte le famiglie, per l'adulto la responsabilità diventa individuale ed è necessario quindi superare la completa delega alla famiglia e i genitori devono fare un passo indietro per accordare crescente indipendenza all'adolescente. Le modalità, i tempi, le figure coinvolte in questo processo, le peculiarità di alcune situazioni cliniche saranno i temi al centro dell'evento «La transizione dal pediatra al medico dell'adulto nell'adolescente con malattia cronica» in programma domani, dalle ore 9.00 alle 13.30, presso l'Aula Magna di Biotecnologie dell'Università Federico II di Napoli.

Il convegno, i cui responsabili scientifici sono Pietro Strisciuglio, direttore dell'UOC di Pediatria Generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, e Riccardo Troncone, direttore dell'UOC di Pediatria Specialistica, sarà aperto dai saluti istituzionali del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia Luigi Califano e del Direttore generale dell'AOU Federico II Vincenzo Viggiani. Tra gli argomenti che saranno affrontati, la transizione del paziente complesso, il ruolo dello psicologo nel passaggio dalla cure pediatriche al medico dell'adulto, le indicazioni delle società scientifiche rispetto alla transizione e le criticità e le possibili soluzioni nei casi in cui non esiste un equivalente specialista dell'adulto. Saranno messi a confronto i diversi punti di vista dei protagonisti del percorso di transizione: quello dei genitori, del pediatra e del medico di famiglia, della Direzione Sanitaria e della Regione. Numerosi i professionisti dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II che interverranno per portare il loro contributo al dibattito.
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