Messaggio rivolto a tutti i fumatori e ex forti fumatori dai 55 ai 75 anni. Da oggi al Pascale è possibile entrare in un programma multicentrico di diagnosi precoce del tumore al polmone. In che modo? Facendosi una tac spirale a dosi minime.
A decidere chi dovrà sottoporsi a questo esame sarà l’equipe di Edoardo Mercadante, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Istituto dei tumori di Napoli che ha aderito al programma Risp, acronimo di Rete Italiana di Screening Polmonare e che ha appena avviato la fase dell’arruolamento dei pazienti più a rischio. L’obiettivo? Ridurre fino al 39 per cento la mortalità per cancro polmonare. L’identikit del paziente a rischio è il seguente: età compresa tra i 55 e i 75 anni, forte consumo di sigarette, vale a dire consumo di 20 sigarette al giorno, fumatore attivo da almeno 10 anni, libero da tumore da 5. Tra le aspettative del programma: reclutare 25mila pazienti a rischio a fronte di una patologia che ogni anno colpisce in Italia 42mila persone e con una percentuale di tumore in fase avanzato che colpisce 8 pazienti su 10.
«Il fumo di tabacco è la più importante causa di morte evitabile in tutti i paesi ad alto reddito, compresa l’Italia – dice Edoardo Mercadante - Il fumo aumenta di 10 volte il rischio di morire di enfisema, raddoppia quello di avere un ictus e aumenta da due a quattro volte quello di essere colpiti da un infarto.
La campagna di reclutamento è partita con un volantinaggo nelle farmacie, nelle stazioni metro, sui canali social. Il programma Risp offre a tutti i fumatori attivi la possibilità di utilizzare un farmaco naturale, la Citisina che si è dimostrata molto efficace come aiuto a smettere di fumare oltre ad essere ben tollerata.