Napoli, ecco il Villaggio della Salute: «La prevenzione salva la vita»

Napoli, ecco il Villaggio della Salute: «La prevenzione salva la vita»
di Ettore Mautone
Mercoledì 25 Aprile 2018, 12:09
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È la prevenzione - fatta di sane abitudini di vita, di attività fisica, di controlli sanitari periodici e di una corretta alimentazione, basata sui principi della dieta mediterranea - il principale strumento per vivere a lungo e liberi da malattie.

Il 5 e 6 maggio l'area dello storico Tennis Club Napoli sarà teatro delle due giornate di «Tennis & Friends», il villaggio della salute a ingresso libero costituito da 17 aree specialistiche cliniche per 8 aree tematiche (salute del bambino, della donna, longevità, cuore, prevenzione delle malattie cardiovascolari, malattie della pelle, salute della tiroide e salute odontoiatrica). In campo dal Circolo del tennis al lungomare Caracciolo 55 postazioni mediche di cui 32 diagnostiche e 25 postazioni ecografiche. A presentare il programma ieri il presidente del Circolo del tennis Napoli Riccardo Villari e Giorgio Meneschincheri, ideatore di «Tennis & Friends», medico specialista in Medicina preventiva e direttore della fondazione Irccs Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, intervenuti insieme a Maria Grazia Cucinotta e Veronika Maya, testimonial dell'evento. In sala anche il questore Antonio De Iesu. Dopo sette anni a Roma all'ombra del Vesuvio il 5 e 6 maggio prossimi si insedierà dunque il villaggio della salute. A conferma della centralità del Tennis Club Napoli, anche nel panorama nazionale. «La comunità del nostro Circolo - ha detto Villari - è particolarmente lieta di ospitare la prima edizione fuori Roma di questa manifestazione e, insieme alle tante istituzioni, di affiancarne i promotori per rilanciare i nobili obiettivi che sono alla base dell'iniziativa. Sport e prevenzione sono sinonimo di buona salute e Tennis & Friends promuove questo binomio affinché sempre più cittadini diventino veri e propri promotori del proprio benessere. Con questo spirito, anche il nostro sodalizio intende partecipare e contribuire ad affermare il successo di un'intuizione che vede insieme sport, salute, prevenzione, solidarietà e spettacolo».
 
 

Il villaggio sarà coordinato da professionisti delle eccellenze sanitarie di Napoli e della Campania. In campo l'Azienda ospedaliera Santobono Pausilipon, l'azienda ospedaliero universitaria Luigi Vanvitelli, la Federico II, l'Istituto Tumori-Irccs Pascale di Napoli. E poi la casa di cura Montevergine e la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli-Irccs di Roma, ospedale capitolino partner storico della manifestazione che si è svolta a Roma negli ultimi sette anni e ora diventata itinerante nelle principali città italiane. «Le equipe sanitarie - avverte Meneschincheri - effettueranno check up gratuiti alla popolazione in un clima di serenità e di svago anche attraverso partite di tennis e passeggiate sul lungomare. Un modo per avvicinare la popolazione in maniera rassicurante ai controlli medici». Nel villaggio della salute ci saranno personaggi noti del mondo dello sport, della cultura, dello spettacolo e dell'imprenditoria che intratterranno il pubblico esibendosi in incontri di Tennis, accompagnati dalla voce della madrina, Veronica Maya. Tanti gli ospiti già confermati tra cui Paolo Bonolis, Dolcenera, Lorella Cuccarini e tanti altri. «La scelta di partire da Napoli nasce dalla constatazione che nelle ultime edizioni di Tennis & Friends abbiamo registrato una grande affluenza di persone dal Sud Italia e in particolar modo da Napoli: i napoletani hanno mostrato un grande interesse alla prevenzione e all'attività della nostra manifestazione» aggiunge ancora Meneschincheri. A fare da sfondo gli avvilenti report del rapporto Osservasalute 2017, che conferma con i numeri che in Italia muoiono meno persone per tumori e malattie croniche laddove funziona la prevenzione. I dati però evidenziano un divario tra Nord e Sud e mostrano che a Napoli e Caserta, ad esempio, l'aspettativa di vita è di due anni inferiore rispetto alla media nazionale, addirittura quattro rispetto a quelle dei cittadini di Firenze e Rimini. «A Napoli - conclude Meneschincheri - ci sono le strutture e i professionisti per fare prevenzione, occorre sensibilizzare le persone e aiutarle a vincere quella resistenza che è in ognuno di noi a fare controlli periodici».
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