I vaccini attuali sembrano proteggere anche dalla variante Omicron del Covid, variante che, sempre al momento, si conferma dagli effetti lievi e non particolarmente contagiosa. Lo sottolinea lo Spallanzani di Roma al termine di una teleconferenza tra la task force per lo studio delle varianti dell'Istituto e i colleghi del Nicd (Istituto Nazionale delle Malattie Infettive del Sudafrica) durante la quale si è discussa la situazione epidemiologica attuale.
«I dati epidemiologici mostrati non sono al momento in grado di suggerire o confermare un possibile aumento di infezioni tra le persone vaccinate.
Al momento non si evidenziano «segnali di allerta riguardo un possibile aumento di trasmissibilità e di gravità clinica» dovuto alla variante Omicron di Sars-Cov-2, ma è «necessario un attento monitoraggio per valutarne l'andamento nelle settimane successive». È quanto riferito dagli esperti del Nicd, l'Istituto nazionale delle malattie infettive del Sudafrica, durante una teleconferenza avuta oggi con i colleghi della Task Force per lo studio delle varianti dell'Istituto Spallanzani di Roma. Durante il collegamento, riferisce una nota dell'Istituto per le malattie infettive capitolino, «sono stati mostrati i dati aggiornati sull'epidemia in Sudafrica ed i colleghi hanno confermato un andamento crescente del numero di nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 nelle ultime 3 settimane, sovrapponibile a quello già osservato in precedenza con la diffusione nella popolazione di nuove varianti».