Pacemaker senza elettrodi impiantato in un paziente di 36 anni a Messina: è la prima volta in Italia

Il giovane è passato da una frequenza cardiaca compresa tra 20 e 30 battiti per minuto a una tra 70 e 90 battiti per minuto

Impiantato primo pacemaker senza elettrodi in un paziente di 36 anni a Messina
Impiantato primo pacemaker senza elettrodi in un paziente di 36 anni a Messina
Martedì 18 Aprile 2023, 15:03 - Ultimo agg. 17:49
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Un pacemaker senza elettrodi. È stato impiantato per la prima volta in Italia nell'ospedale San Vincenzo di Taormina (Messina) in un giovane di 36 anni affetto da una cardiopatia congenita complessa e che era già sottoposto a numerosi interventi chirurgici a cuore aperto e ad impianti multipli di pacemaker per una persistente bradicardia. Lo rende noto la stessa struttura ospedaliera.

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Pacemaker senza elettrodi: è la prima volta in Italia

Il paziente era molto affaticato e aveva una frequenza cardiaca compresa tra 20 e 30 battiti per minuto. Aveva sei gli elettrodi nel cuore tutti malfunzionanti e la cui estrazione avrebbe richiesto un intervento in circolazione extracorporea, ovvero un intervento a cuore aperto, con un rischio consistente per le numerose procedure chirurgiche già effettuate e per le diffuse aderenze che gli elettrodi contraggono con le vene del paziente. Queste le motivazioni che hanno spinto l'equipe medica - composta dall'Elettrofisiologo Rosario Foti, dai Cardiologi e Cardiochirurghi pediatrici Paolo Guccione e Salvatore Agati ecoordinata da Ludovico Vasquez, responsabile della Cardiologia dell'Ospedale San Vincenzo di Taormina - ad utilizzare un pacemaker senza elettrodi miniaturizzato "Micra".

L'intervento, durato circa 90 minuti, è stato realizzato in anestesia locale.

Attraverso le vene dell'inguine,il pacemaker Micra è stato portato in ventricolo destro e quindi agganciato al miocardio del setto interventricolare.

L' impianto ha determinato il ripristino della fisiologica attivazione del cuore con una frequenza cardiaca compresa tra 70 e 90 battiti per minuto alleviando i sintomi e consentendo al paziente di lasciare l'ospedale già il giorno successivo all'intervento.

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