Le donne incinte hanno avvertito che l'assunzione di paracetamolo «aumenta il rischio di autismo e ADHD nel bambino». È questo l'esito di una ricerca, descritta come la più grande fatta finora, prendendo dati da Regno Unito, Danimarca, Paesi Bassi, Italia, Grecia e Spagna. Il ricercatore Jordi Sunyer ha affermato che le donne possono ancora usare gli antidolorifici durante la gravidanza, ma ha aggiunto di usarli «solo quando necessario».
Pregnant women warned paracetamol ‘increases baby's risk of autism and ADHD’ https://t.co/BbCJ7FRKrg pic.twitter.com/QViMmoSDKJ
— The Mirror (@DailyMirror) May 28, 2021
Il rischio è correlato al motivo per cui si assume il paracetamolo
I medici nonostante abbiano trovato un collegamento affermano che l'aumento del rischio potrebbe essere causato dai motivi per cui le donne incinte hanno assunto gli antidolorifici in primo luogo, piuttosto che dal farmaco stesso. Il professor Andrew Shennan, professore di ostetricia, King's College di Londra, ha detto a The Sun: «Il paracetamolo è un farmaco importante per ridurre le temperature e le alte temperature possono essere dannose per le gravidanze.
Ad esempio, «invece di una possibilità su 1.000, potrebbe essere 1.2 / 1.000. O per ogni cinque casi di autismo potrebbe essercene uno in più».
Pregnant women who take paracetamol could lower their child’s IQ and raise their risk of autism, research finds https://t.co/7Gw9T8xFVy pic.twitter.com/AENw1xX67S
— VIPortal INC (@VIPortalINC) November 19, 2018
L'ibuprofene pericoloso, paracetamolo no
Il sito web del NHS afferma: «Il paracetamolo è stato usato regolarmente durante tutte le fasi della gravidanza per ridurre la temperatura elevata e per alleviare il dolore. Non ci sono prove evidenti che abbia effetti dannosi su un nascituro. Ma si consiglia alle donne in gravidanza di evitare l'altro comune medicinale antidolorifico ibuprofene. Questo perché l'assunzione di ibuprofene in questa fase della gravidanza è associata a un aumentato rischio di complicanze, tra cui un problema cardiaco nel bambino e una ridotta quantità di liquido amniotico».