«Basta migrazioni pazienti al Nord», patto tra gli istituti oncologici del Sud

«Basta migrazioni pazienti al Nord», patto tra gli istituti oncologici del Sud
Sabato 2 Dicembre 2017, 13:46 - Ultimo agg. 18:37
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I tre maggiori Istituti oncologici del Mezzogiorno si alleano per ridurre drasticamente il fenomeno delle migrazioni sanitarie al Nord. Lo scorso 29 novembre a Bari è stata siglata la prima convenzione interregionale tra l’Istituto dei tumori di Napoli, l’Istituto dei tumori di Bari e il Crob (Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata) di Rionero in Vulture. La Campania, la Basilicata e la Puglia, danno, dunque, vita all’Alleanza Mediterranea Oncologica in Rete (AMORe) e tracciano, difatto, la rotta per un nuovo modello di sanità in grado di coniugare i canoni di buona amministrazione con i bisogni assistenziali in continua evoluzione.

A firmare l’accordo i direttori generali Attilio Bianchi del Pascale, Antonio Delvino dell’Irccs di Bari e Nicolò Cugno del Crob.

L’accordo si concretizza in nove punti: creare una Rete di Istituti oncologici interregionale che attraverso una collaborazione sistematica, il confronto e lo scambio di competenze ed expertise assicuri il costante miglioramento della qualità, dell’appropriatezza e dell’efficacia delle cure e dei servizi erogati; avviare un percorso per la costituzione di una Fondazione; definire una piattaforma tecnologica comune con lo scopo di raccogliere in maniera omogenea dati clinici e gestionali a sostegno della ricerca e della costruzione di un sistema comune di indicatori da utilizzare per la valutazione dell’efficienza; realizzare progetti di formazione e ricerca preclinica e/o clinica in vari settori correlati all’oncologia; promuovere modelli organizzativi innovativi incentrati sull’etica clinica, la clinical governance, la condivisione delle policy, l’appropriatezza e l’economicità delle risorse; condividere i principi ispiratori dei PDTA (Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali); sviluppare attività comuni nell’ambito della ricerca sanitaria e biomedica; realizzare progetti estero-finanziati, a valere in particolare su Fondi Comunitari; intraprendere un percorso sinergico per l'accreditamento a Comprehensive Cancer Center per ciascuna delle parti.

«La nascita di questa alleanza - dice il direttore generale del Pascale, Bianchi - rappresenta una svolta per il nostro Istituto, ma più in generale per la sanità del sud Italia. Siamo sicuri che la sinergia tra competenze scientifiche porterà non solo allo scambio di informazioni e conoscenze, e quindi, a nuove progettualtà, ma a ridurre la migrazioni di pazienti verso le regioni del Nord».
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