Menopausa, sdoganata la pillola che combatte vampate, osteoporosi, insonnia e depressione
Contraccettivi, arriva la pillola anticoncezionale da prendere una volta al mese
LA STORIA
Gli ormoni come possibilità anticoncezionale si studiavano già dagli anni Trenta del Novecento ma sin dal 1914 sulla rivista Woman Rebel ll'infermiera americana Margaret Sanger aveva espresso la necessità di un'azione per il controllo delle nascite. Ma il controllo delle nascite era proibito e nei paesi cattolici, come l'Italia, era addirittura illegale. .Si deve ancora a lei decisamente all'avanguardia anche nel fondare la Planned Parenthood of America la svolta: nel 1950 incontrò la miliardaria Katherine McCormick. L'erediteria mise sul piatto quasi due milioni di dollari, le due «scovarono due improbabili medici con un piccolo laboratorio: Gregory Pincus, un biologo soprannominato “Dr. Frankenstein”, per aver effettuato con successo una fecondazione in vitro di un coniglio nel 1934, e John Rock, un medico cattolico e conservatore, specialista in fertilità» come si legge nella loro storia Nacque così il medicinale Enovid, definito contro i disturbi mestruali, con la dicitura sulla confezione: «Questo medicinale eviterà l'ovulazione». In meno di due anni vendette più di mezzo milione di confezioni .
La pillola contraccettiva, che in Europa sarebbe arrivata nel '61, agisce grazie alla combinazione di piccole quantità di un estrogeno e di un progestinico: l'assunzione quotidiana di questi due ormoni inibisce gli eventi ormonali che inducono l'ovulazione. Rispetto agli anni d'esordio, il contenuto della pillola è profondamente cambiato con la sintesi di nuovi progestinici, il progressivo ridursi dei dosaggi e soprattutto la diminuzione degli effetti collaterali. Oggi è utilizzata da più di 100 milioni di donne nel mondo, in Italia è circa il 16% della popolazione femminile fertile ad utilizzarla.
Ma al di là delle cifre è nell'utilizzo che la pillola è stata al centro in questi 60 anni di una lunga storia di lotta femminile, pregiudizi, battaglie ideologiche.
E' alla donna, e alla sua autodeterminazione che viene data la libertà/facoltà di prenderla e quindi, non delegando all'uomo nessuna azione contraccettiva, di essere libera o meno di rimanere incinta.Un passo avanti notevole, se pensiamo alle nostre nonne legate alla maternità e alla casa a filo doppio. «Il corpo è il mio e lo gestisco io», slogan storico delle femministe definiva il libero arbitrio. Ora si poteva fare l'amore o sesso senza preuccupazioni e pensare anche a studiare e a lavorare e anch ea mettere su famiglia quando si decideva da sole. Non fu facilissimo. E la storia contrastata della pillola incrocia quella non meno rivoluzionaria dei consultori, nati per favorire la contraccezione, informando ed educando le donne. Ora i consultori, sempre meno in Italia, sono rimasti avamposto educativo per le generazioni di oggi che godono di diritti conquistati spesso a suon di battaglie , manifestazioni e spesso arresti .