Tecniche operatorie mini invasive per operare tre piccoli pazienti. L'equipe di chirurgia pediatrica della Federico II è stata invitata al Policlinico dell'Università di Milano per operare tre bimbi. «Al Policlinico Federico II disponiamo di sale operatorie multimediali integrate di chirurgia pediatrica e da molti anni utilizziamo le più moderne tecnologie - dice Ciro Esposito, direttore dell'unità di chirurgia pediatrica del Policlinico, recentemente nominato Ceo della Società europea di chirurgia endoscopica pediatrica - dalla laparoscopia alla robotica, dalla chirurgia laser assistita alla endourologia per curare i pazienti pediatrici affetti da patologie congenite», sottolinea Esposito.
Il centro di chirurgia pediatrica, già nel 2015, è stato nominato centro di riferimento nazionale di chirurgia laparoscopica e mini-invasiva pediatrica. Tra le innovazioni a cui l'equipe sta lavorando, insieme con il gruppo di ginecologi federiciani, un programma di chirurgia fetale per via endoscopica, per correggere in utero le malformazioni congenite incompatibili con la vita, e un progetto di telementoring a distanza con l'utilizzo della tecnologia 5G, con il patrocinio della Società Europea Esper e la collaborazione degli ingegneri del Cnr/Icar e dell'Università Federico II.
«Lo sviluppo e l'applicazione delle tecniche chirurgiche mini-invasive in età pediatrica rappresenta il raggiungimento di un traguardo per la nostra azienda e per la nostra Regione - sottolinea il direttore generale Anna Iervolino - ma è anche un punto di partenza per lo sviluppo futuro della telemedicina e del telementoring chirurgico che sicuramente sarà fondamentale per la sanità pediatrica, in particolare, in questo complesso periodo emergenziale». «Al centro delle nostre cure resta sempre il benessere dei piccoli pazienti e la serenità dei loro familiari - conclude - Per questo stiamo investendo in nuove tecnologie e a breve acquisiremo un secondo robot che permetterà di rispondere alle sempre maggiori richieste del territorio per l'applicazione della chirurgia robotica nella mamma e nel bambino».