Poliomielite, nuovi casi nel mondo e appello Oms: «Vaccinatevi subito»

Poliomielite, nuovi casi nel mondo e appello Oms: «Vaccinatevi subito»
di Ettore Mautone
Mercoledì 31 Agosto 2022, 08:00 - Ultimo agg. 1 Settembre, 08:39
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Allarme poliomielite: dopo i rilievi, nelle ultime settimane di tracce del virus nelle fogne di New York e i casi recenti sia in quella città, sia in Israele e nel Regno Unito, l'Oms lancia un allarme che replica quello diramato quest'estate per il vaiolo delle scimmie. «Queste infezioni rappresentano un campanello d'allarme per tutti. È nostra responsabilità condivisa eradicare la polio a livello globale. Tutti coloro che non sono vaccinati, o i cui figli abbiano saltato le vaccinazioni programmate, dovrebbero effettuare la profilassi il prima possibile. I vaccini contro la poliomielite si sono dimostrati molto efficaci e sicuri». A parlare è il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge in conferenza stampa. «Il nostro mondo interconnesso espone al virus della poliomielite rilevato di recente a New York - ha detto microbo geneticamente legato ai virus individuati in Israele e UK». Nonostante l'elevata copertura vaccinale antipolio complessiva - ha sottolineato Kluge - il poliovirus ha trovato la sua strada verso individui suscettibili nelle comunità poco vaccinate». 

Il caso di poliomielite a New York è il primo da quasi un decennio: un giovane adulto non vaccinato che per un mese ha accusato sintomi tra cui la paralisi ma che non ha viaggiato all'estero. Caso preceduto in primavera da un'infezione in Israele che non ne registrava dal 1988. Agli inizi dello scorso agosto poi un nuovo allarme a Londra. In Malawi il 17 febbraio di quest'anno hanno accertato nella polio la causa della paralisi di una bambina di 3 anni. Il primo caso dopo 30 anni. Poi il focolaio in Ucraina iniziato nel 2021 e peggiorato con la guerra. Il 24 ottobre 2019 l'Oms aveva dichiarato che il poliovirus di tipo 3 era stato eradicato, 4 anni prima era stata rilasciata una certificazione per virus di tipo 2 ma al momento il tipo 1 rimane endemico in Afghanistan e Pakistan, dove circola ancora il ceppo selvaggio. Un nemico secolare che ha paralizzato legioni di bambini in tutto il mondo torna dunque a colpire. Una malattia che sembrava un retaggio del passato, debellata dalle vaccinazioni di massa, riappare come uno spettro. Ancor prima della sua individuazione nelle acque reflue di New York, il virus ha fatto una serie di inquietanti apparizioni in tutto il mondo. Le ultime epidemie in Italia risalgono agli anni Cinquanta - ricorda Franco Faella, infettivologo primario emerito del Cotugno - quando da giovane medico misi per la prima volta piede nelle corsie del polo infettivologico campano ricordo che nei sotterranei c'erano due o tre polmoni d'acciaio che furono acquistati dal console di Svezia che perse la sua bambina per polio al Cotugno.

Il presidente Usa Franklin Roosvelt fu costretto alla sedia a rotelle da questo virus peraltro antichissimo e di cui si rilevano tracce anche nei graffiti egizi». 

Il vaccino è di due tipi, inattivato o ucciso. È un vaccino sicuro che in Italia inserito nelle vaccinazioni obbligatorie dell'infanzia. «Il problema della riemergenza delle patologie infettive, anche quelle considerate eradicate, è chiaramente rilevante ed attuale aggiunge Franco Bonaguro, già primario della virologia del Pascale di Napoli e presidente per l'Italia del Global virus network - la notevole migrazione delle popolazioni (profughi e viaggi turistici) e con mezzi di trasporto molto veloci (voli aerei e navi) rende critica tutta l'epidemiologia delle malattie infettive. Soggetti non vaccinati sono altamente suscettibili anche per le infezioni di polio e vaiolo. Ovviamente anche le persone vaccinate da più di un decennio (ormai la grande maggioranza) ridiventano in alcuni casi suscettibili. Per questi motivi bisogna ripristinare i richiami. Per la Polio è efficace e sicuro quello che usa vaccino inattivato (Salk), perché gli attenuati (Sabin) possono indurre malattia in soggetti immunodepressi in particolare positivi all'Aids». «L'allarme dell'Oms - conclude Alessandro Perrella, infettivologo del Cotugno - va valutato con attenzione e soprattutto andrebbe compreso meglio il fenomeno con accurate indagini epidemiologiche. Senza ombra di dubbio vaccinare chi è scoperto è fondamentale. La campagna contro la polio, a causa del Covid, ha subito una battuta di arresto nel 2020». 

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La poliomielite è una malattia grave e contagiosa che può colpire tutti e talvolta mortale. Il virus si moltiplica nell'intestino per settimane e potrebbe diffondersi per via orale e fecale con cibo o acqua contaminati. La sua conseguenza più temibile è la paralisi. Come per il Covid, è fondamentale dunque l'igiene delle mani. Attenzione nessun allarmismo: i casi globali sono pochi e da 350 mila paralisi nel 1988 nel mondo se ne contano circa 240 nell'ultimo anno e la malattia, nella maggioranza dei casi, scorre silenziosamente, senza sintomi o con segni lievi simil-influenzali ma paralizza comunque lo 0,5 per cento degli infetti, uno su 200 bambini. 

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