«Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, il diabete mellito è in costante aumento negli ultimi decenni, attribuendo 1,5 milioni di decessi a tale malattia. Inoltre, tale patologia ha un alto impatto socio-economico non solo per la sua elevata diffusione ma anche per la gravità delle sue complicanze. Ecco quindi l’importanza di acquisire nuove conoscenze circa la diagnosi e il trattamento intensivo della patologia sin dall’esordio, in modo da permettere sia di migliorare la qualità della vita del paziente, sia di risparmiare i costi a carico del sistema sanitario nazionale», a lanciare l’allarme è la dottoressa Maria Corvino, presidente del corso di aggiornamento “Il diabete: tra ospedale e territorio”, in programma mercoledì 24 maggio al Grand Hotel Serapide di Pozzuoli .
«Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo a disposizione numerose innovazioni per una cura sempre più personale e personalizzata della malattia. Nuove classi farmacologiche, nuove tecnologie sempre più sofisticate hanno dimostrato efficacia nel controllo glicemico, senza particolari rischi aggiuntivi di ipoglicemia, sviluppando potenziali effetti di prevenzione cardio-nefro-cerebro-vascolare», proseguono i dottori Antonio Maddalena e Vincenzo Nuzzo, responsabili scientifici della giornata .
Il corso “Il diabete: tra ospedale e territorio” si divide in quattro sessioni, con il programma che si aprirà con i saluti del direttore dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva.
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