Quarantena, tamponi, contatti stretti: cosa fare e come comportarsi in caso di contagio

Quarantena, tamponi, contatti stretti: cosa fare e come comportarsi in caso di contagio
Quarantena, tamponi, contatti stretti: cosa fare e come comportarsi in caso di contagio
di Claudia Guasco
Giovedì 30 Dicembre 2021, 12:15 - Ultimo agg. 15:34
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Più di 100 mila casi al giorno con il picco a metà gennaio: è questa la previsione degli esperti sull’andamento dei contagi da variante Omicron nel nostro Paese. Ma già da qualche settimana è emergenza, con lunghe code davanti alle farmacie per effettuare i tamponi rapidi e liste d’attesa per i test molecolari. Nel periodo di festa ai tempi del Covid, purtroppo, più dello spumante si fa scorta di kit fai da te da fornire agli ospiti. Ma cosa si deve fare se il tampone risulta positivo? Ecco tutto quello che bisogna sapere. 

Conferma del contagio

Con l’esito di positività la prima cosa da fare è avvisare il proprio medico di base e prenotare un appuntamento per effettuare un tampone molecolare sul sito web della propria Regione. Alla comparsa dei sintomi, in attesa del risultato del test, ci si deve mettere in isolamento fiduciario presso il proprio domicilio. Il periodo di isolamento è riconosciuto come malattia e quindi è possibile richiedere il certificato di assenza dal lavoro al medico.

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Molecolare positivo

Con la conferma di positività del molecolare, la persona viene contattata dall’Azienda sanitaria che fornirà indicazioni sui comportamenti da tenere. L’isolamento viene comunicato al cittadino tramite pec, previo contatto telefonico da parte di un operatore del Servizio igiene sanità pubblica dell’Asl.

Il documento inviato riporterà tutte le indicazioni per il rispetto delle misure di profilassi e le raccomandazioni da osservare sulla base delle vigenti disposizioni.

 

 

Quanto dura la quarantena?

Per i positivi le regole dell’isolamento sono le seguenti. Chi è asintomatico può rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno dieci giorni a partire dalla data del tampone risultato positivo e dopo avere effettuato un test molecolare non antigenico con esito negativo. La persona sintomatica positiva può rientrare in comunità dopo dieci giorni dalla comparsa dei sintomi e con un test molecolare negativo eseguito dopo almeno tre giorni senza sintomi. L’esito del test molecolare negativo che sancisce la fine dell’isolamento domiciliare sarà accertata dal Servizio igiene sanità pubblica della Asl attraverso l’invio del provvedimento quarantena conclusa. Nel caso non si riceva niente, è possibile farne richiesta direttamente alla Asl o il medico curante. Il nuovo decreto prevede che sia possibile effettuare anche presso centri privati il test antigenico rapido o molecolare il cui esito negativo sancisce la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza. La trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina il rientro in comunità.

 

Positivi a lungo termine

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare, in caso di assenza di sintomatologia da almeno una settimana possono interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. 

Come acquistare farmaci e cibo

I Comuni hanno attivato servizi dedicati alla popolazione fragile che si trova in precarie condizioni di salute, di autonomia o in solitudine. Data l’emergenza sanitaria questi servizi sono stati estesi anche a tutti coloro sottoposti a isolamento domiciliare e che non possono provvedere ad acquistare cibo, medicine e beni di prima necessità. Questa attività viene svolta con la collaborazione di associazioni del territorio e si attiva contattando gli uffici predisposti dal Comune di residenza. 

Contatti con positivi

Nessuna quarantena per i vaccinati con tre dosi, con due dosi da meno di 120 mesi o per chi sia guarito entro lo stesso lasso di tempo. Sono queste le nuove regole per chi entra in contatto con una persona contagiata. Fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, questi soggetti sono obbligati a indossare le mascherine Ffp2 e a fare - solo qualora sintomatici - un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso. Non cambiano le regole della quarantena per i non vaccinati, che devono restare in auto-isolamento per dieci giorni, e per i positivi.

 

 

Chi sono i contatti stretti?

I conviventi, chi ha avuto contatto fisico diretto come la stretta di mano o ha toccato fazzoletti di carta, chi è stato faccia a faccia con un positivo per oltre 15 minuti a meno di due metri di distanza in un ambiente chiuso, il passeggero del treno e o dell’aereo a meno di due metri di distanza, il personale sanitario senza dispositivi di protezione. 

Quali sono i sintomi di Omicron

Naso che cola, mal di testa, senso di affaticamento, starnuti e mal di gola: al momento sono questi i sintomi associati più di frequente alla variante Omicron del coronavirus. I primi dati, ancora preliminari, arrivano dalla ricerca britannica pubblicata sul British Medical Journal e condotta dal King’s College di Londra. Il governo britannico ha poi aggiunto alla lista febbre, tosse e perdita di olfatto e gusto, sebbene questi sintomi siano più associati alla variante Alfa.

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Quali farmaci assumere

Vietato il fai da te, solo il medico di base prescrive i farmaci da assumere. Al momento le indicazioni principali sono tachipirina e anti infiammatori. 

Le mascherine da usare

Dal 10 gennaio diventa obbligatorio il green pass rafforzato su tutti i mezzi di trasporto, compresi quelli locali e regionali, negli alberghi, ai matrimoni, per sciare, per frequentare palestre e centri benessere. Per salire sui mezzi di trasporto sia di lunga sia di breve percorrenza è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, così come per cinema, teatri, musei e mostre, sale da concerto. Nel decreto è stato inserito un articolo per la vendita delle Ffp2 a prezzo calmierato. Quanto costeranno? «Credo che dobbiamo ragionare nell’ordine di idee di 1 euro. Ritengo sia l’obiettivo che ci dobbiamo dare e abbiamo incaricato la struttura del commissario Figliuolo di avviare programma con farmacie e distribuzione», dice il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

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