Un filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno: è questo il concetto che dal 1964 ha ispirato sia il nome che l'attività della Lega del Filo d'Oro, fino a renderla il più importante punto di riferimento in Italia per l'assistenza, l'educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. E a quel 'filo aureo della buona amicizia' - che per la fondatrice Sabina Santilli ha rappresentato il valore basilare dello spirito visionario dell'Ente, da sempre animato dal coraggio di vedere e ascoltare 'oltrè ciò che è possibile, al fine di rendere la propria missione sostenibile e replicabile nel futuro - si ispira anche il concept della nuova campagna di comunicazione della Fondazione, dal titolo 'È l'amore che ci lega' e firmata Arkage, che vede come protagonisti i due testimonial storici Renzo Arbore e Neri Marcorè.
Un importante e simbolico trait d'union, che grazie all'impegno e al sostegno di educatori, psicologi, medici, terapisti, volontari e donatori, aiuta ogni giorno tanti bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali ad uscire dall'isolamento, fatto di buio e silenzio, in cui sono costretti a vivere. «È un filo di speranza a cui ognuno di loro si aggrappa - sottolinea Neri Marcorè nello spot di campagna - in un percorso sempre diverso, che stimola le abilità cognitive, sensoriali e comunicative». Ma è soprattutto «l'amore che ci mette la Lega del Filo d'Oro. Un filo d'oro che è nelle tue mani», esorta Renzo Arbore.