Rieti, c'è un borgo Covid free: benvenuti a Micigliano, 130 abitanti tutti negativi al virus

Rieti, c'è un borgo Covid free: benvenuti a Micigliano
Rieti, c'è un borgo Covid free: benvenuti a Micigliano
di Raffaella Di Claudio
Sabato 8 Gennaio 2022, 17:33 - Ultimo agg. 18:24
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È il secondo comune più piccolo su 73 che compongono la provincia di Rieti e oggi l’unico Covid free. Per trovare Micigliano sulla mappa geografica, bisogna guardare oltre il capoluogo, lontano dal piccolo centro circa 43 chilometri, e arrivare fino all’alta valle del Velino. Sulla carta, gli abitanti sono 130, ma d’inverno nel piccolo borgo incastonato tra le montagne reatine, diventano meno della metà. Mentre nel resto del territorio, il virus dilaga isolando migliaia di famiglie, Micigliano, che deve il suo nome a un fondo agricolo e pastorale appartenuto a un tale Mecilius, prova a rimanere un’isola felice, dove tornare a trascorrere festività a misura di famiglia: intime e serene.

«È stato un Natale tranquillo – conferma il giovane sindaco Emiliano Salvati, ingegnere di 39 anni – Certo, le manifestazioni non si possono fare, ma in sicurezza, le persone, riunite in piccoli nuclei, si sono almeno potute ricongiungere per trascorrere le feste». Allontanando i ricordi più dolorosi della terza ondata della pandemia. Molti cittadini che vivono tra Rieti e Roma tornano in estate e per le ricorrenze e meno di un anno fa, proprio dalla Capitale, arrivò il virus che, tra febbraio e marzo, fece piombare il piccolo paese - in cui l’età media dei residenti supera i 65 anni – in una delle stagioni più dure mai vissute.

 

«È stato un periodo difficilissimo – racconta il primo cittadino - siamo arrivati a contare 21 contagiati su 60 allora presenti in paese e un nostro concittadino di 92 anni, dopo giorni di ospedalizzazione, ci ha lasciato. Ci portiamo ancora addosso l’angoscia di quei momenti in cui, però, oltre alla paura è emerso il buono delle persone che hanno dato prova di grande solidarietà e generosità, dimostrata dai residenti, dal personale della ditta esterna che gestisce i servizi comunali, dagli amministratori. Tutti sono stati pronti ad aiutare. Dobbiamo dire grazie anche alla Asl di Rieti, insieme alla quale riuscimmo a organizzare uno screening a tappeto su tutta la popolazione e a isolare i positivi». 

I ricordi di quei giorni aleggiano ancora nell’aria e il bollettino dell’8 gennaio della Asl di Rieti per un attimo è tornato a far tremare. Ma solo per il tempo di una verifica tecnica. «È risultato un positivo, ma abbiamo già comunicato alla Asl che è domiciliato a Roma. Siamo ancora covid free», assicura sollevato il sindaco. Se è vero, come scriveva Cicerone, che “la storia è maestra di vita”, oggi a Micigliano si tocca con mano la voglia di lasciarsi alle spalle febbraio e marzo 2021 e si percepisce un aumentato e rigoroso rispetto delle regole.

Passeggiando per le vie del paese, c’è chi va al “bar alimentari”, dove si può fare la spesa quotidiana da quando la mamma del sindaco, che gestiva l’unico alimentari del paese, è andata in pensione. C’è chi raggiunge l’ambulatorio medico o le Poste, entrambi attivi tre volte a settimana quando arriva anche un dispensario farmaceutico. Mascherine, igienizzante e quella che al tempo del Covid diventa un’autentica fortuna: godere di vie mai affollate e ampi spazi che scongiurano il rischio di assembramenti. 

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