Ripartenza post-Covid, è boom di pillole dell'amore

Ripartenza post-Covid, è boom di pillole dell'amore
Martedì 14 Settembre 2021, 16:19 - Ultimo agg. 16:20
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La ripresa della normalità che accompagna questa fase della pandemia riguarda anche la vita sessuale degli italiani e questo, nei prossimi mesi, potrebbe tradursi in un 'rimbalzò delle vendite online di farmaci contraffatti per la disfunzione erettile, i cui consumi erano crollati del 37%. A fare il punto, sono gli esperti della Società Italiana di Andrologia (Sia), che, in occasione del congresso nazionale, avvertono: è importante che la ripresa della vita sessuale non coincida con il ritorno delle false pillole dell'amore.

«Prima della pandemia il 70% di chi acquistava farmaci sul web lo faceva per comprare Viagra, con un giro d'affari stimato in 4-6 miliardi in Italia. Con la pandemia sono diminuite drasticamente le occasioni di incontri sessuali e con queste le vendite di pillole dell'amore, anche online», osservano Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore di Urologia alla Federico II di Napoli e Nicola Mondaini, associato di Urologia presso Università Magna Graecia di Catanzaro.

Purtroppo, «l'impennata dell'e-commerce a seguito al lockdown sta dando ancora più vigore alle vendite online, per le quali, nei prossimi mesi, si stima un boom perfino più ampio rispetto al passato, con rischi enormi.

Solo il 10% delle confezioni sul web contiene il principio attivo giusto e in dose adeguata: il 32% non ne contiene affatto, il 21% presenta ingredienti sbagliati, l'8,5% impurità pericolose».  Proprio dai farmaci per la terapia della disfunzione erettile, potrebbe arrivare un'arma in più contro la sindrome post-Covid-19. «Sappiamo che il virus ha fra i suoi bersagli l'endotelio dei vasi sanguigni e per questo abbiamo deciso di valutare se i farmaci per la disfunzione erettile, che agiscono proprio a questo livello, possano avere un ruolo nella gestione del long Covid», osserva Palmieri. I pazienti arruolati saranno sottoposti a terapia con tadalafil o placebo per 12 settimane. «La speranza - spiega Mondaini - è che però il miglioramento dell'attività endoteliale promosso da questi farmaci possa non solo risolvere la disfunzione erettile in quanti la manifestano come conseguenza del Covid, ma anche alleviare gli altri disturbi connessi alla sindrome».

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