L'olio da frittura usato più volte alimenta il tumore al seno. Usare più e più volte lo stesso olio per friggere può innescare cambiamenti genetici che promuovono, in stadio avanzato, la progressione del tumore al seno. Gli studiosi dell'Università dell'Illinois, infatti, hanno scoperto che può agire come una sorta di innesco tossicologico che promuove la proliferazione delle cellule tumorali, delle metastasi e dei cambiamenti nel metabolismo dei lipidi.
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Study in mice examines impact of reused cooking oil on breast cancer progression https://t.co/ZDxJiwYNvo via @medical_xpress
— PeterH (@LivingLCHF) 22 marzo 2019
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Nell'esaminare i gruppi i ricercatori hanno scoperto che i tumori metastatici del polmone nelle cavie che hanno consumato olio per frittura usato più e più volte esprimevano significativamente più di una proteina chiave, il Ki-67, che è strettamente associato alla proliferazione cellulare. Anche l'espressione genica nel fegato di questi animali è risultata alterata. Quando l'olio viene riutilizzato ripetutamente, i trigliceridi vengono distrutti, ossidando gli acidi grassi liberi e rilasciando l'acroleina, una sostanza chimica tossica che ha proprietà cancerogene. La ricerca scientifica sa da tempo che l'olio usato più volte contiene questa sostanza e alcuni studi l'hanno già collegata a una varietà di problemi di salute, tra cui l'aterosclerosi e le malattie cardiache.
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