Tumore all'utero a un anno, bimba salvata al Santobono con un intervento da record

Tumore all'utero a un anno, bimba salvata al Santobono con un intervento da record
di Ettore Mautone
Mercoledì 22 Gennaio 2020, 07:30
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Intervento chirurgico record, al Santobono, su una bambina di appena un anno di Giugliano. I camici verdi del polo pediatrico partenopeo, guidati dal primario Giovanni Di Iorio, hanno asportato un raro tumore all'utero congenito (presente sin dalla nascita) utilizzando una tecnica mininvasiva che, grazie a strumentazioni a fibre ottiche e in laparoscopica, ha permesso di ridurre il trauma operatorio e di preservare la funzione riproduttiva. L'intervento è stato effettuato due settimane fa, la bambina ora sta bene e tre giorni fa è tornata a casa. Potrà avere figli nonostante il tumore asportato. l'organo ella riproduzione è stato infatti preservato. Si tratta del primo intervento del genere effettuato al mondo in una paziente così piccola. Un unico precedente è presente in letteratura, annoverato in Canada, ma su una bambina più grande di età. «La tecnica che abbiano utilizzato - spiega Di Iorio - ci ha permesso di salvare l'utero e di preservare la maternità futura evitando peraltro un grosso taglio chirurgico che avrebbe compromesso l'estetica quando la piccina diventerà una donna».

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La piccola paziente è giunta all'osservazione dei clinici del Santobono nello scorso settembre quando i genitori notarono un'anomala perdita di sangue. Nell'arco di due giorni furono effettuati una Risonanza magnetica (al posto della Tac per evitare le radiazioni) e una biopsia. Individuato il tumore fu effettuata una chemioterapia specifica presso l'Oncologia del Santobono guidata da Massimo Abate. Dopo la riduzione della massa neoplastica la bimba è stata operata con la tecnica mininvasiva descritta. Un tumore raro e congenito in una bimba residente a Giugliano nel cuore della Terra dei fuochi. «Qui al Santobono di tumori ne vediamo parecchi, molti di più di quelli che ero abituato a curare nel capoluogo lombardo - conclude il chirurgo, napoletano, ma per molti anni al lavoro a Milano prima di vincere il concorso al polo pediatrico del Vomero - anche se non so valutare l'incidenza in quanto, nella rete pediatrica campana, il Santobono è un centro attrattore da tutta la Campania e quindi concentra qui la maggior parte dei casi di neoplasie nella popolazione pediatrica in cui sono sempre molto meno frequenti di quelli degli adulti».
 
 

La tecnica - spiegano i medici - mai eseguita al mondo su pazienti pediatrici di questa età, ha permesso in assoluta sicurezza di asportare solo la porzione di utero malata, così da preservare la fertilità futura. La laparoscopia, in età pediatrica, permette di eseguire procedure complesse senza sezione dei muscoli addominali e quindi anche di avere un decorso post-operatorio senza dolore. La bimba al termine della procedura è tornata subito in reparto e si è alimentata la stessa sera. Oggi le nuove tecniche operatorie utilizzate per la asportazione di neoplasie nei bambini ma anche garantire loro una vita normale.

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Intanto, sempre sul fronte pediatrico ma nella disciplina di diabetologia, al Policlinico Vanvitelli del centro storico, dopodomani si inaugura la nuova sala d'attesa umanizzata del Centro regionale di diabetologia pediatrica. Testimonial del taglio del nastro sarà Monica Priore, la prima nuotatrice diabetica che ha attraversato lo Stretto di Messina. Al posto delle pareti bianche il mare popolato da pesci e alghe amiche tenteranno di rendere meno difficile la permanenza del bambino in ospedale. nella sala anche n piccolo acquario vero che rapisce l'attenzione dei piccoli pazienti. Oltre al manager, alle autorità sanitarie e accademiche interverranno anche Andrea Adamo ed Erminio Cappiello, i due papà che hanno donato, rispettivamente, le decorazioni per le pareti e l'acquario e altri genitori con i loro super-eroi di tipo 1. 
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