Tumore al seno, l' 88% sopravvive: a Udine un focus tra specialisti

Tumore al seno, l' 88% sopravvive: a Udine un focus tra specialisti
Giovedì 17 Febbraio 2022, 19:32
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In Italia le donne con una diagnosi di tumore al seno sono 834.200. L'88% è vivo a cinque anni dal riscontro della patologia e nella gran parte dei casi può guarire. Merito dei progressi diagnostico-terapeutici. Oggi e domani, a Udine, più di 500 specialisti italiani si riuniscono per il «Focus sul carcinoma mammario».

«È una patologia emblematica del progresso a cui abbiamo assistito negli ultimi anni in oncologia», afferma Fabio Puglisi, direttore del Dipartimento di oncologia medica presso l'Irccs Cro di Aviano e responsabile scientifico del convegno, che sottolinea anche la rilevanza di «strategie innovative sulle quali è fondamentale investire risorse per implementare le possibilità di guarigione» ha dichiarato. «E' questo il caso della biopsia liquida, una procedura non invasiva che ci permette una diagnosi più precisa della natura molecolare del carcinoma attraverso l'identificazione di alterazioni presenti nel Dna», aggiunge. «Grazie al progresso della tecnologia un'ulteriore risorsa è l'intelligenza artificiale che, se utilizzata in oncologia, può darci un quid in più per raggiungere risultati migliori rispetto anche al passato più recente», precisa.

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Al convegno di Udine ampio spazio è dedicato ai test genomici che, dopo oltre un anno dall'introduzione in Italia, sono stati resi rimborsabili. «Sono esami di facile esecuzione e che presentano indubbi vantaggi», dice Saverio Cinieri, presidente dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom). Sempre al meeting friulano si discute delle ultime terapie introdotte nel corso del 2021. «E' stato un anno ricco di novità per il trattamento del carcinoma mammario e tra queste - rileva Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di senologia e toraco-polmonare dell'Istituto Tumori di Napoli - vanno segnalate la terapia adiuvante con agenti antiormonali e l'inibitore delle Chinasi Ciclina-dipendenti Abemaciclib.

Si tratta tuttavia di una cura che non viene ancora rimborsata in Italia. Infine, per il tumore al seno triplo negativo (che è in assoluto la forma di tumore più aggressiva), abbiamo novità incoraggianti che provengono dall'immunoterapia», dice Lucia Del Mastro, coordinatrice della Breast Unit dell'Irccs San Martino di Genova. «Dopo essere stata utilizzata nel trattamento del melanoma e di altri carcinomi - aggiunge - sta evidenziando le sue potenzialità anche nel tumore della mammella sia nello stadio avanzato che in quello precoce».

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