L’11% dei pazienti oncologici rifiuta la vaccinazione anti-Covid. I motivi? Per il 48% il timore degli effetti collaterali della profilassi, per il 26,7% la preoccupazione di possibili interazioni con la concomitante terapia antitumorale, per il 10,7% la paura di reazioni allergiche. Non solo. La decisione di sospendere uno dei vaccini disponibili, quello prodotto da AstraZeneca, nel periodo tra il 15 e il 19 marzo, ha determinato una netta flessione nella propensione di questi pazienti fragili all’immunizzazione anche con un vaccino diverso, quello prodotto da Pfizer. I cittadini colpiti da cancro che hanno detto no al siero sono più che raddoppiati dopo il 15 marzo, passando dall’8,6% al 19,7%. Lo studio è in pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica “European Journal of Cancer”. Si tratta del primo report al mondo sull’aderenza dei pazienti oncologici alla vaccinazione anti-Covid ed è stato condotto fra l’1 e il 20 marzo 2021, coinvolgendo 914 persone in cura presso l’Istituto Regina Elena di Roma.
«I cittadini colpiti da tumore presentano un rischio maggiore di complicazioni se contagiati da Covid, con un tasso di mortalità del 30% in caso di ospedalizzazione - afferma il professore Francesco Cognetti, ultima firma dello studio, direttore della Oncologia Medica Regina Elena di Roma e presidente Foce (Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi) -.