Covid, Staiano: «Vaccinare i bambini tutela loro e i più grandi»

Covid, Staiano: «Vaccinare i bambini tutela loro e i più grandi»
di Gigi Di Fiore
Martedì 9 Novembre 2021, 08:56 - Ultimo agg. 11:13
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Docente ordinaria all'Università Federico II di Napoli, Annamaria Staiano è la presidente della Società italiana di pediatria.

Professoressa Staiano, cosa pensa della vaccinazione anti-Covid estesa ai bambini sotto i dodici anni?
«La mia posizione, che è poi condivisa dalla Società italiana di pediatria, è sicuramente favorevole alla vaccinazione ai bambini, su cui sono terminate le sperimentazioni. È una misura sanitaria che tutela i bambini e contribuisce a bloccare la circolazione generale del virus. L'hanno avviata negli Stati Uniti e anche in Israele, senza problemi».

Che tipo di vaccino dovrà essere somministrato ai bambini?
«Il vaccino Pfizer, che è autorizzato negli Stati Uniti dal Cdc, il Centers for Disease control and prevention, oltre ad essere raccomandato dall'Acip, Advisory committee on immunization practices. In Europa e in Italia aspettiamo il via libera dall'Ema e dall'Aifa, prima di iniziare».

Dopo le autorizzazioni che arriveranno anche in Italia, quando inizierà la campagna vaccinale per i più piccoli?
«Entro la fine di dicembre, secondo gli annunci del governo.

Si è dichiarato favorevole Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico nazionale, che tra l'altro è un pediatra ed è anche presidente del Consiglio superiore di sanità».

Le conclusioni sperimentali sul rapporto rischio-benefici dei vaccini ai più piccoli sono rassicuranti?
«Sì e ci sono anche altre valutazioni che attualmente consigliano di partire con i vaccini ai più piccoli. Le spiego. Ci avviamo di nuovo verso la stagione invernale e la riapertura delle attività sociali dopo il blocco del lockdown favorisce la diffusione delle malattie virali. Il vaccino anti-Covid ai più piccoli diventerà una ulteriore difesa e barriera alla diffusione generale del contagio».

Sono aumentati i contagi ai più piccoli, in questo periodo?
«Dopo una pausa a settembre, da ottobre i contagi sono di nuovo cominciati a risalire anche tra i bambini. Dall'inizio della pandemia ci sono stati 36 decessi per Covid nella fasce d'età tra i 0 e i 19 anni, di cui 15 tra 0 e 9 anni e 21 tra 10 e 19 anni».

Quali sono, invece, gli ultimi dati dei contagi sui bambini?
«Sono i numeri diffusi dall'Istituto superiore di sanità. Nella seconda decade di ottobre, è stato registrato un aumento dell'incidenza contagi nelle fasce di età tra 0 e 9 anni e 10 e 19 anni con una media tra i 50 e i 100 casi per 100mila abitanti. Dal 18 al 31 ottobre, abbiamo registrato 13.741 segnalazioni, con 84 ricoveri ordinari e due ricoveri in terapia intensiva».

A cosa è legato questo incremento?
«Verosimile che sia legato a uno screening più sistematico attuato per la riapertura delle scuole in frequenza».

Quanti casi di Covid si sono registrati tra i più piccoli da inizio pandemia?
«Nella fascia di età tra 0 e 9 anni ben 282.730. Tra i 10 e i 19 anni i casi sono arrivati addirittura a 501.266. Naturalmente, i sintomi avvertiti erano spesso meno gravi rispetto a quelli degli anziani. La maggioranza dei bambini erano asintomatici. E bisogna considerare anche che, fino a questo momento, ci troviamo di fronte a una fascia di età che non ha avuto la difesa dei vaccini, finora non consentiti per chi ha meno di 12 anni».

Ora, invece, l'estensione delle vaccinazioni anche ai più piccoli sarà una garanzia sanitaria in più nel controllo della pandemia?
«Sicuramente, rappresenterà una garanzia maggiore per il funzionamento dell'attività scolastica. In Campania abbiamo avuto da inizio pandemia un'organizzazione regionale di ricoveri pediatrici affidata all'hub del Secondo Policlinico, di cui è responsabile il professore Alfredo Guarino. Quando i ricoveri erano superiori ai posti letto disponibili, l'hub del Policlinico è stato integrato dall'ospedale Santobono».

Qual è la situazione attuale dei ricoveri dei bambini risultati contagiati dal Covid?
«L'hub del Secondo Policlinico è tornato struttura unica regionale nella gestione pediatrica delle infezioni da Covid. E va considerato che ci stiamo avviando verso un'emergenza particolare rispetto all'anno scorso, perché ci troviamo in una fase senza restrizioni nelle attività sociali e con le scuole aperte, in una stagione in cui aumentano le infezioni virali sui bambini. Basti pensare a quello che sta avvenendo con il virus sincinziale, il cosiddetto Rsv, che sta impegnando tantissimo i colleghi del Santobono. È una fase che richiede attenzione e impegno. Ecco perché la scelta di estendere i vaccini ai più piccoli è condivisibile».

Cosa si sente di dire ai genitori di bambini piccoli?
«I genitori devono sapere che il vaccino tutela la salute dei loro figli e che, dopo le verifiche e sperimentazioni positive, va considerato sicuro per i bambini, offrendo un rapporto rischi-benefici incoraggiante. È una copertura necessaria anche per i più piccoli».
 

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