Vaccini Covid, effetti collaterali al minimo: ecco perché antibiotici e aspirine sono più letali

Vaccini Covid, effetti collaterali al minimo: ecco perché antibiotici e aspirine sono più letali
di Emilio Fabio Torsello
Giovedì 15 Aprile 2021, 08:00 - Ultimo agg. 12:12
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«L'ignoranza è madre della paura», scriveva Herman Melville nel suo capolavoro, Moby Dick. E se questa affermazione è vera per molti aspetti del nostro presente, lo è ancor di più nell'ambito del Covid-19 e dei vaccini. Le notizie riferite alle morti avvenute dopo la somministrazione dei vaccini AstraZeneca e Janssen (Johnson & Johnson) hanno incentivato una psicosi che stando ai numeri è quantomeno fin troppo esagerata e a tratti del tutto ingiustificata. I vaccini, infatti, non solo risultano più sicuri di altri farmaci ma anzi per certi aspetti ad oggi si muore molto di più per l'assunzione di medicine cui ormai siamo abituati e che forse assumiamo con eccessiva leggerezza che non per i vaccini. Il punto di partenza sono i dati sul Covid, letale nel 2,4% dei casi. Una percentuale altissima se raffrontata ai casi di reazioni avverse registrati con i vaccini. L'Università di Cambridge ha elaborato un modello matematico che stima qual è il rischio di severi eventi avversi dovuti alla vaccinazione e quale il rischio di finire in terapia intensiva per Covid-19 non vaccinandosi: per una incidenza simile a quella attuale in Italia (200 casi per 100.000 abitanti a settimana), il rischio nel non vaccinarsi è sette volte maggiore rispetto al rischio nel vaccinarsi per i 20-29enni, 30 volte maggiore per i 30-39enni, 100 volte maggiore per i 40-49enni, 240 volte maggiore per i 50-59enni, 640 volte maggiore per i 60-69enni. Eppure, si fa un gran parlare della presunta pericolosità dei vaccini, dove le reazioni avverse letali riportate in percentuale sono inferiori allo zero virgola. «I vaccini sono i farmaci più sicuri in senso assoluto - spiega Roberto Tobia, Segretario nazionale di FederFarma - soprattutto se riferiti al numero di persone che quotidianamente muoiono di Covid, oltre 300 malati ogni giorno solo in Italia, un dato a cui forse ormai non si fa più caso. Ci si sta focalizzando sulle rarissime reazioni avverse nei vaccini senza pensare che ad esempio la pillola anticoncezionale ha un rischio 140 volte superiore a quello di un vaccino di indurre la trombosi. Eppure consideriamo questo e altri farmaci come sicuri solo perché li abbiamo normalmente in casa penso agli antibiotici o agli antinfiammatori. Ebbene, i vaccini ad oggi sono molto più sicuri di tanti altri farmaci e soprattutto sono l'unico strumento che possa portarci fuori da questa condizione di pandemia». 

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Rispetto ai vaccini, infatti, i farmaci che solitamente utilizziamo spesso hanno fatto registrare numeri ben più allarmanti in termini di reazioni avverse. Prendiamo l'esempio del principio attivo del Paracetamolo, uno dei più comuni antipiretici in commercio, presente in moltissimi farmaci che ciascuno di noi ha in casa. Ebbene, ad oggi, secondo quanto riportato dai dati annuali dell'Ema (aprile 2020 aprile 2021), le reazioni avverse a questo principio attivo hanno portato a 275 vittime, di queste, 42 persone sono morte a seguito di trombosi, che ha colpito 183 donne e 137 uomini tra i 18 e i 64 anni. Solo in Italia ad oggi sono stati segnalati 4.454 casi di reazioni avverse al paracetamolo. Le reazioni avverse più comuni vanno dall'avvelenamento (oltre 20mila segnalazioni in Europa), ai disordini epatobiliari (oltre 10mila casi), ai problemi alla vista (oltre 2600), ai problemi cardiaci (oltre 2500 segnalazioni a livello europeo). Solo per citarne alcuni. Ma andiamo sugli antinfiammatori. Altro principio attivo tra i più comuni, che spesso si assume con leggerezza anche solo per un mal di testa: l'ibuprofene. In questo caso le segnalazioni di reazioni avverse solo in Italia sono state ad oggi 4.367. Mentre a livello europeo si sono registrate 92 vittime, decedute dopo aver assunto farmaci con questo principio attivo, 13 di queste su un totale di 93 donne e 68 maschi tra i 18 e i 64 anni - sono morte per le complicazioni di una trombosi. Mentre la totalità delle reazioni avverse all'Ibuprofene, a livello europeo ha fatto segnare 45.757 segnalazioni. Ci sono poi gli antibiotici. Uno dei più noti è l'Amoxicillina con acido clavulanico.

Secondo l'Ema, le reazioni avverse a questo antibiotico tra i più diffusi e utilizzati in Italia da aprile 2020 ad oggi sono state 47.475, di cui 13.108 solo in Italia (siamo il Paese con il maggior numero di report per reazioni avverse). Mentre a livello europeo sono morte 101 persone. E che dire del diffusissimo acido acetilsalecitico? Qui le segnalazioni le reazioni avverse in Europa sono state 91.447 (10.395 solo in Italia) e i casi di morte riportati ad oggi nell'ultimo anno sono addirittura 297, di cui 27 casi di trombosi. Ma reazioni gravi sono riportate anche nei comuni vaccini antinfluenzali: secondo i dati 2018 dell'Aifa, l'Agenzia Italiana per il Farmaco, ogni 100mila dosi sono state registrate 3,1 segnalazioni di reazioni gravi. Di queste, lo 0.9% ha riportato la morte del paziente, ma in nessuno di questi casi si è verificata una correlazione con il vaccino. Come dire: solitamente rischiamo molto più la vita e di subire reazioni avverse quando prendiamo uno dei tanti farmaci dal cassetto di casa, che non vaccinandoci contro il Sars Cov-2. 

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