Attualmente, i ricercatori stanno conducendo test sugli uomini per 98 vaccini contro il Covid, 32 di questi hanno raggiunto la fase finale dei test. I vaccini nella fase 1 dei test sono 53; nella fase 2 sono 39; nella fase 3 sono 32. Quelli autorizzati nel mondo sono 11 in totale, vale a dire che il loro impiego è solo all'inizio e fino a questo momento se n'è fatto un uso limitato; quelli approvati sono 8, ovvero i vaccini per i quali è stato disposto l'uso completo. Ci sono almeno 77 vaccini nella fase preclinica per i quali sono in corso le sperimentazioni sugli animali. I vaccini abbandonati sono 5. Per quanto concerne quest'ultimo caso, le sperimentazioni e i test vengono sospesi quando si riscontrano sintomi preoccupanti sui volontari. Dopo un'attenta indagine, i test possono riprendere, se il caso lo permette, oppure vengono abbandonati del tutto.
Tra i vaccini arrivati alla fase 3 c'è il NVX-CoV2373 sviluppato dalla statunitense Novavax. È considerato un ottimo vaccino perché avrebbe un'efficacia dell'89,7%. La tecnologia utilizzata è di tipo tradizionale, con particelle ottenute da una versione della proteina Spike ottenuta in laboratorio. In generale funziona contro le varianti. La francese Sanofi ha dato avvio alle sperimentazioni della fase 3 per il vaccino Vidprevtyn lo scorso 27 maggio, con l'obiettivo di ottenere l'autorizzazione entro la fine del 2021.
Tra gli altri vaccini arrivati alla fase 3 dei test, a parte i più conosciuti, c'è il CVnCoV sviluppato dall'azienda farmaceutica tedesca CureVac, a mRNA e ritenuto il più economico e facile da conservare. Tuttavia, è risultato efficace solo al 48%, meno di quelli cinesi e dunque non abbastanza valido per curare la malattia di Covid in base al limite del 50% posto dall'Oms.
Altro vaccino promettente è il Covaxin, che pare avere un'efficacia del 77,8%. Si conserva a temperatura ambiente per almeno una settimana. Ad aprile 2021, quando il Paese asiatico era nel mezzo di una nuova terribile ondata di Covid causata dalla variante Delta, è diventato il primo vaccino sviluppato in India ad avere l'autorizzazione per l'uso emergenziale. Anche il Corbevax è arrivato alla fase 3. Un altro farmaco arrivato alla fase 3 è ZyCoV-D, vaccino a Dna sviluppato dall'azienda indiana Zydus, che è parte di Cadila Healthcare, ed efficace al 66,6%. Zydus ha affermato di aver fatto domanda al governo indiano per ottenerne l'autorizzazione per uso emergenziale. Per questo farmaco, che si conserva a temperatura ambiente, servono tre dosi a 4 settimane di distanza. Zydus punta a produrre fino a 120 milioni di dosi in un anno, l'azienda ha confermato l'efficacia contro le nuove varianti, compresa la variante Delta.
Altro farmaco entrato lo scorso maggio nella fase 3 è il cinese ARCoV, sviluppato dall'azienda Suzhou Abogen Biosciences (AbogenBio) in collaborazione con l'Istituto di medicina militare dell'Accademia delle scienze militari e Walvax Biotechnology Co. È il primo vaccino cinese anti-Covid a mRna arrivato alla fase 3 di sperimentazione clinica. I primi studi condotti sulle scimmie sono sembrati promettenti e nella fase 1 il farmaco è risultato sicuro sugli uomini.
A giugno 2020 anche il farmaco AG0302-Covid19 della giapponese AnGes ha avviato la fase 1 dei test. A dicembre 2020 è partita la sperimentazione combinata delle fasi 2/3, un modo per accelerare gli studi. È un altro vaccino a Dna al quale hanno lavorato l'Università di Osaka Takara Bio. Gli studi si stanno svolgendo in Giappone in otto strutture diverse e coinvolgono 500 persone, ma non se ne conosce ancora il grado di efficacia.
Non si sa ancora quale sarà la sorte del cosiddetto vaccino italiano, ovvero il GRAd-COV-2 di ReiThera, al cui sviluppo ha collaborato l'istituto Spallanzani di Roma. Il vaccino sperimentale, come quelli di AstraZeneca e di Johnson & Johnson, utilizza un adenovirus. A marzo 2021 è partita la fase 2 che ha dato risultati molto buoni, ma ancora non è chiaro se sarà possibile concludere le sperimentazioni della fase 3. Ad ogni modo, anche senza lo stop, non sarebbe stato disponibile prima del prossimo autunno e dunque a campagna vaccinale quasi ultimata.