Vaccini, un italiano su due teme effetti collaterali gravi

Vaccini: un italiano su due teme effetti collaterali gravi
Vaccini: un italiano su due teme effetti collaterali gravi
Venerdì 26 Aprile 2019, 12:54 - Ultimo agg. 19:51
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I falsi timori sui vaccini continuano a diffondersi. La conferma arriva da un ultimo dato diffuso dalla Commissione europea: quasi un italiano su due, il 46%, è convinto che i vaccini possano causare spesso gravi effetti collaterali, circa un terzo pensa che indeboliscano il sistema immunitario (32%) e che possano causare la malattia da cui proteggono (34%).


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Timori infondati, ribadiscono gli esperti, e proprio per fare il punto sulla questione è annunciato per settembre un vertice mondiale a Bruxelles. Il presidente americano Donald Trump, intanto, ha invitato tutti gli americani a vaccinarsi contro il morbillo. L'appello arriva mentre negli Stati Uniti, da New York a Los Angeles, si sta diffondendo l'epidemia, con un numero di casi che è il più elevato dal 2000. Ed anche in Italia la malattia continua a diffondersi: nei primi tre mesi dell'anno, avverte l'Istituto superiore di sanità nel suo ultimo bollettino, sono 557 i casi di morbillo segnalati nel nostro Paese, di cui 177 a gennaio, 170 a febbraio e 210 a marzo. 

Per il 31% dei malati c'è stata almeno una complicanza, tra cui anche due casi di encefalite e un adulto di 45 anni è morto per complicanze respiratorie. Sono stati segnalati inoltre 62 casi in bambini sotto i 5 anni di età, di cui 21 con meno di 1 anno. Quanto allo scetticismo rispetto alle vaccinazioni, l'atteggiamento emerge dal primo Eurobarometro degli europei sui vaccini, presentato dalla Commissione Ue. Ma l'Italia è in buona compagnia. Il 48% degli europei crede a effetti collaterali gravi e frequenti, percentuale che supera il 50% in ben sedici paesi Ue. Secondo Eurobarometro, se l'85% degli europei crede che i vaccini siano utili a prevenire certe malattie (il 78% in Italia, quintultimo Paese in Ue), circa la metà degli italiani, il 48% contro il 29% in Ue, pensa che solo i bambini dovrebbero vaccinarsi. Per il 18% dei connazionali, secondi solo ai francesi, le vaccinazioni di routine non sono importanti. 

Lo studio ridimensiona inoltre il ruolo dei social media come fonte di informazione e mette in evidenza la responsabilità dei medici, primo punto di riferimento per il 79% dei cittadini europei e per il 68% degli italiani. Il sondaggio conferma dunque la diffusione di una serie di falsi miti sui vaccini. Queste «sono percezioni errate che bisogna affrontare - ha dichiarato all'Ansa il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen -. L'Europa è la regione nel mondo con il livello più basso di fiducia sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini e questo è un rischio per la salute pubblica». 

​Ai timori infondati si contrappone, infatti, un altro dato, questa volta reale: sono ancora 1,5 milioni i bambini che perdono la vita ogni anno a causa di malattie prevenibili, appunto, con una semplice vaccinazione. A sottolinearlo è Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Humanitas di Milano, in occasione della settimana europea dell'Immunizzazione dell'Oms, che si tiene dal 24 al 30 aprile in contemporanea con il resto del mondo.

E proprio per rilanciare l'importanza delle vaccinazioni, la Commissione europea sta organizzando insieme all'Organizzazione mondiale della sanità un vertice globale sui vaccini che si terrà a Bruxelles il 12 settembre, ha annunciato Katainen: «Un chiaro messaggio di sostegno politico ai benefici della vaccinazione, all'importanza di proseguire la ricerca per lo sviluppo di vaccini migliori e a garantire - ha concluso - parità di accesso ai vaccini».

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