Emiliano, Puglia pronta per la terza dose. «Forse già da settembre». A scuola già vaccinati il 95% dei docenti

Emiliano, Puglia pronta per la terza dose. «Forse già da settembre». A scuola già vaccinati il 95% dei docenti
Mercoledì 1 Settembre 2021, 11:51 - Ultimo agg. 2 Settembre, 06:01
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«La Puglia è pronta, nel senso che noi abbiamo già messo a punto il piano per cominciare la terza vaccinazione». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, intervenendo a Start su Skytg24. Rispondendo alla domanda sulla terza dose prima della fine dell'anno, il governatore pugliese ha detto «assolutamente sì. Io penso che entro la fine di settembre si ricomincerà».

«Ovviamente, siccome siamo disciplinati e lavoriamo di concerto tra le Regioni - ha aggiunto Emiliano - , attendiamo che l'ordine arrivi dal commissario, arrivi dal ministero della Salute e faremo tutto quanto in modo ordinato e strutturato.

Anche perché il dato sanitario è che dopo qualche mese, come il vaccino sull'influenza ordinaria, il vaccino anti-Covid perde di intensità, non ha la stessa capacità di copertura e quindi va rinnovato visto che l'epidemia è ancora in corso». «La Puglia è pronta - ha ribadito Emiliano - , credo che quasi tutte le Regioni siamo pronte per la terza vaccinazione, cominceremo immagino dai fragili, dai sanitari, dalle forze di polizia e dalla scuola».

Vaccini, Emiliano: In Puglia già vaccinato il 95% del personale docente

In Puglia la percentuale del personale docente vaccinato è del 95,34% e i 12-19enni vaccinati al 61,8%, mentre in Italia sono al 54,86%, «un record per una regione del Sud». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, intervenendo a Start su Skytg24. Sempre sulla campagna vaccinale, dai dati aggiornati a ieri sera, risulta che il 75,13% della popolazione pugliese ha ricevuto almeno una dose, il 66,46% ha completato il ciclo vaccinale (la media italiana è rispettivamente del 71,68% e del 63,6%). Per quanto riguarda l'andamento dell'epidemia, il tasso di incidenza settimanale del contagio in Puglia è di 44 casi per 100.000 abitanti, rispetto ai 76,2 della media italiana, in riduzione del 6% rispetto ai sette giorni precedenti. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 6% e quello dei reparti di area medico al 9%, in linea con i dati nazionali

Green pass, Emiliano: Regioni favorevoli a largo utilizzo

«Le Regioni sono favorevoli ad un largo utilizzo del Green Pass perché ci siamo resi conto, visto che sono state le Regioni a combattere in prima linea, che senza questo strumento e senza una vaccinazione che sia la più larga possibile, gli ospedali vanno di nuovo in tilt», ha proseguito Emiliano. «Noi, grazie alla vaccinazione di massa in Puglia con numeri molto alti, - ha detto Emiliano - abbiamo avuto un'ondata turistica straordinaria ma le ospedalizzazioni sono molto moderate, quindi evidentemente il vaccino funziona e il Green Pass è uno stimolo a vaccinarsi oltre che una buona regola di relazione tra le persone, perché io dichiaro in questo modo che ho fatto tutto quanto possibile per relazionarmi in modo sicuro con altri cittadini, quindi non credo che ci siano problemi». 

Lopalco: colpire chi fa propaganda contro

«Servirebbe colpire duro chi fa propaganda attiva contro i vaccini. Si tratta di una schiera nutrita a cui si sono iscritti anche medici e sanitari. Soprattutto con loro non dobbiamo avere remore, un medico va radiato seduta stante. Ô impensabile che circolino sul web terapie domiciliari assurde, sono solenni stupidaggini». Così in una intervista a 'Il Messaggerò, Pier Luigi Lopalco epidemiologo e assessore alla Salute della Regione Puglia su No vax e sull'ipotesi di far pagare loro le spese per le Terapie intensive lanciata in Lazio dall'assessore Alessio D'Amato. «Faccio una provocazione - dice -: dovremmo estendere il ragionamento anche chi cade con il motorino e non indossa il casco? Parliamo di cittadini che non comprendono il valore della prevenzione e quindi danneggiano se stessi, la comunità e le casse dello stato». Lopalco non è completamente contrario alla proposta D'amato «io non dico che non sia percorribile o sbagliata in assoluto, ma penso che debba essere valutata con grande attenzione. Anche perché non vorrei che porti più danni che benefici». Secondo Lopalco «La resistenza al vaccino dipende anche dalla cattiva comprensione del valore della prevenzione. Serve comunicazione». E lancia una proposta «Cerchiamo di ingaggiare i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Loro conoscono i pazienti e potrebbero spiegargli ogni cosa. Abbiamo un Servizio sanitario nazionale che è un esercito, i no-vax sono pochi. Lanciamo una contro-propaganda in ogni ospedale, negli studi medici, negli ambulatori».

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