Vaccino, se il piano decolla Italia Covid free a ottobre ma resta l'incognita delle varianti del virus

Vaccino, se il piano decolla Italia Covid free a ottobre ma resta l'incognita delle varianti del virus
di Marco Esposito
Martedì 19 Gennaio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 11:38
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Quando finirà? O, perlomeno, quando ci sarà una schiarita? Gli esperti evitano di azzardare previsioni perché ancora tante sono le incognite sulla pandemia. Tuttavia i numeri ufficiali qualche indicazione la danno e se si fa la media delle stime, un po' come avviene con le previsioni elettorali, è possibile segnare due date sul calendario del 2021: aprile, quanto tutta l'Italia sarà gialla, e soprattutto ottobre, quando il colore prevalente, salvo eccezioni locali, potrà essere il bianco ovvero la fine delle restrizioni. Ma come si arriva a tale stima e quale credibilità ha? Procediamo per gradi, riepilogando alcuni concetti che abbiamo imparato nell'ultimo anno - come l'indice Rt - e imparando una parola nuova: i «suscettibili». 

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L'indice RT

È il numero che indica la contagiosità di un virus. Per il Covid-19 l'indice Rt di partenza è 3 cioè una persona infetta ne contagia in media altre tre. Tale numero però è valido in una popolazione tutta «suscettibile», cioè potenzialmente infettabile. Grazie alle misure di distanziamento prese in Italia questo Rt pari a 3 è stato prima ridotto a 2 e adesso viaggia intorno a 1, cioè l'infezione si è stabilizzata.

In effetti l'indice sarebbe sceso da solo a quota 1 se avessimo lasciato circolare liberamente il Covid fino a contagiare 40 milioni di italiani, cioè 2 su 3 visto che siamo (quasi) 60 milioni. A quel punto infatti ogni infetto avrebbe potuto lo stesso contagiarne tre, ma visto che due già lo erano, di fatto ne avrebbe contagiato solo uno e presto meno di uno, fino a fermare l'infezione. Si chiama appunto immunità di gregge e sembra una strategia vincente; tuttavia con la mortalità attuale (al 3%) in Italia avrebbe portato 1,2 milioni di morti invece degli 82.554 registrati fino a ieri. Grazie al distanziamento sociale, prima generalizzato e poi articolato per regioni, l'indice Rt è sceso intorno al valore 1 (l'ultima rilevazione lo dà a 1,1) e spesso ci si chiede se non sarebbe meglio prendere più drastiche misure e portarlo rapidamente verso zero. Ma si commetterebbe un errore.

Il lockdown inutile 

Un lockdown totale, assoluto, può far scendere drasticamente i contagi giornalieri e quindi l'indice Rt ma lascerebbe l'Italia esposta all'arrivo di nuove ondate. Infatti anche se per ipotesi in tutta la penisola non ci fosse più nemmeno un infetto, basterebbe l'ingresso di una sola persona portatrice sana e in una decina di passaggi con il moltiplicatore 3 torneremmo oltre i 40mila contagiati al giorno. La soluzione quindi non è chiedere misure più drastiche ma limitare il numero di italiani che possono ammalarsi, ovvero far scendere il numero di italiani che gli esperti chiamano «suscettibili».

I suscettibili 

Gli italiani che possono contagiarsi non sono più tutti i 59,4 milioni di residenti come nel febbraio 2020 perché ormai 2,4 milioni si sono ammalati (e per fortuna in gran parte guariti). Quindi i «suscettibili» sono i restanti 57 milioni, numero che può scendere progressivamente se il piano vaccini decollerà, oltre che a causa degli ulteriori contagi da coronavirus. Da adesso in poi, insomma, dovremo tener d'occhio un nuovo dato, quello appunto degli italiani suscettibili: quando quel numero sarà sceso dai 57 milioni attuali a meno di 20 milioni allora la pandemia potrà dirsi davvero sconfitta e potranno venir meno le regole restrittive generali, anche se sarà sempre necessario intervenire in caso di focolai locali. Come si fa a prevedere quando potremo togliere la mascherina e respirare a pieni pomoni?

Le promesse e le previsioni 

Il commissario all'emergenza Covid Domenico Arcuri parlando con le Regioni ha prospettato un piano con 5,9 milioni di vaccinati a fine marzo, 13,7 milioni a fine aprile e 21,5 milioni a fine maggio. Se il cronoprogramma dovesse essere puntualmente rispettato vaccinando un milione e mezzo di italiani a settimana già in giugno dovrebbe essere tutto finito. Ma la prudenza è d'obbligo perché i primi segnali, tra intoppi di consegne e iter di approvazione dei farmaci, portano in direzione di una revisione degli obiettivi. Una simulazione meno ottimistica riduce da 1,5 a 1 milione a settimana i vaccini concretamente effettuabili a regime e ciò porta 5 milioni di vaccinati a fine marzo, 8 milioni a fine aprile e 13 milioni a fine maggio. In tale scenario già a fine aprile, con quasi 4 milioni di contagiati e poco più di 8 milioni di vaccinati la popolazione suscettibile di essere contagiata scenderebbe a 47 milioni di persone e questo significherebbe che le misure attuali porterebbero l'indice Rt stabilmente sotto 1 per cui il colore prevalente delle regioni (salvo eccezioni locali) passerebbe da arancione a giallo, senza più necessità di stop ai trasferimenti tra regioni. A fine aprile però l'indice «Rt senza misure», cioè con piena libertà di movimenti, sarebbe comunque a 2,38 cioè tale da bruciare tutti i risultati in poche settimane.

L'obiettivo bianco 

Con la progressiva realizzazione della campagna vaccinale, si ridurrà il numero di «suscettibili» e l'indice «Rt senza misure» diminuirà settimana dopo settimana fino ad attestarsi a 0,93 a fine ottobre. A quel punto anche con il liberi tutti (dalle discoteche ai concerti) il ritmo di contagi tenderà a scendere. A fine 2021 avremo 6 milioni di italiani che si sono infettati e 43 milioni di vaccinati con appena 10 milioni di suscettibili, ormai protetti dall'immunità di gregge.

Le incognite 

La matematica aiuta a delineare gli scenari, ma non può prevedere i colpi di scena. Da quelli già in atto, come le varianti più contagiose, a quelli al momento solo ipotizzabili come la mancata partecipazione degli italiani alla campagna vaccinale. I conti aritmetici, inoltre, non vanno applicati in modo meccanico, in particolare sulla previsione dei morti.

I decessi 

Pur con la campagna vaccini, è facile prevedere che 6 milioni di italiani a fine 2021 avranno contratto il virus. Finora sono stati 2,4 milioni con 82mila morti ma per fortuna non c'è una proporzione diretta tra i due fenomeni. Infatti la campagna vaccini, come è noto, tutelerà in un primo tempo proprio le fasce anziane, più esposte alle conseguenze letali, Per cui anche se alla fine il conto dei contagiati probabilmente sarà più che doppio rispetto a oggi, il numero di deceduti non andrà molto sopra i centomila. Sempre tantissimi. Ma non dimentichiamo mai che le vittime avrebbero potuto essere oltre un milione. 

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