Variante Delta, Farnesina: «Rischio sanitario se andate all'estero. Se positivi vanno seguite le norme locali»

Variante Delta, Farnesina: «Rischio sanitario se andate all'estero. Se positivi vanno seguite le norme locali»
Variante Delta, Farnesina: «Rischio sanitario se andate all'estero. Se positivi vanno seguite le norme locali»
Mercoledì 14 Luglio 2021, 17:51 - Ultimo agg. 22:12
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Per chi ha deciso di viaggiare all'estero la Farnesina in una nota avvisa del rischio sanitario che tutti gli spostamenti possono comportare: «Da gennaio 2020 perdura in tutto il mondo l'emergenza sanitaria causata da COVID-19. Tutti coloro che intendano recarsi all'estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio - avverte la Farnesina in una nota - devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario» e che nel caso in cui si risultasse essere positivi al test per il coronavirus o contatti di una persona positiva vanno seguite le norme disposte dalle autorità locali.

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La variante Delta assedia l'Europa

La variante Delta non accenna a frenare la sua corsa ai contagi in Europa, dove i Paesi ormai vivono assediati dalle nuove ondate della pandemia in un periodo delicato come quello dell'estate, con la sua stagione turistica tanto importante per molte economie duramente colpite dalle conseguenze dell'emergenza.

Nel giro di una settimana, l'Austria ha visto triplicarsi il numero dei nuovi contagi, 332 tra venerdì e sabato contro gli appena 107 della settimana precedente. I numeri spaventano anche in Olanda, che sta pagando duramente le riaperture volute dal governo a fine giugno, per le quali il premier Mark Rutte ha chiesto scusa alla popolazione, facendo marcia indietro e chiudendo nightclub e discoteche.

Le infezioni nei Paesi Bassi sono infatti cresciute del 500% nell'ultima settimana e hanno portato il tasso di positività al 13,4%, trainate dalla variante Delta. Si tratta del maggior incremento registrato da giugno del 2020. Anche in Spagna, le regioni corrono ai ripari varando nuove restrizioni per bloccare la corsa di Delta e, dopo Valencia, anche la Catalogna è pronta a reintrodurre il coprifuoco nei comuni più colpiti dalla pandemia per porre un freno alla ormai quinta ondata di contagi, oltre 100 mila in più in sole tre settimane. A crescere nella Comunità catalana sono anche i ricoveri negli ospedali e nelle terapie intensive, e a preoccupare è soprattutto l'età giovane dei contagiati: di 219 persone in intensiva, una su quattro è di età inferiore ai 40 anni. Di fronte alla situazione, il Govern catalano ha già annunciato nuove restrizioni come la limitazione delle riunioni a 10 persone, lo stop per le attività dalle 00.30 e il divieto di mangiare e bere negli spazi pubblici. Misure che il settore sanitario ritiene tuttavia insufficienti per risolvere veramente la situazione. Anche nel resto del mondo, la Delta spinge i numeri delle infezioni e trascina i Paesi in nuove emergenze. La Russia ha registrato nelle ultime 24 ore 786 decessi per coronavirus, il dato giornaliero più alto dall'inizio della pandemia. In Australia, il lockdown in vigore a Sydney sarà prorogato di «almeno» due settimane.

In Asia, la Corea del Sud ha registrato un nuovo record giornaliero di 1.615 casi di coronavirus, e a poco più di una settimana dall'inizio delle Olimpiadi, a Tokyo le infezioni hanno superato quota mille, un livello mai così alto in oltre due mesi. Per difendersi dalla variante Delta, il mondo punta alle vaccinazioni, una strategia giudicata vincente anche secondo l'Ema, che oggi ha sottolineato come la vaccinazione completa sia «vitale» per avere la massima protezione contro il coronavirus, varianti incluse. Ed è la strategia adottata dalla Francia, che introducendo il pass sanitario per ristoranti, caffè e trasporti di lunga percorrenza come treni e aerei, ha scatenato una vera e propria corsa alle dosi: sono circa 2 milioni le prenotazioni fatte dall'altro ieri sera, e secondo un sondaggio, il 61% dei francesi appoggia le misure annunciate da Macron per scongiurare il rischio di una quarta ondata legata alla Delta. In questo scenario, e di fronte a molti connazionali bloccati in vari Paesi per questioni legate al Covid, tra Malta e gli Emirati Arabi, la Farnesina ha avvertito che viaggiare all'estero in questo momento «può comportare un rischio di carattere sanitario» e che nel caso in cui si risultasse essere positivi al test per il coronavirus o contatti di una persona positiva vanno seguite le norme disposte dalle autorità locali. Per questo il ministero «raccomanda di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all'estero, nonché di dotarsi di un'assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi al Covid».

 
 

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