Variante Delta a fine estate sarà 90% dei contagi Ue. Italia quinta al mondo per diffusione

Variante Delta a fine estate sarà 90% dei contagi Ue. Italia quinta al mondo per diffusione
Variante Delta a fine estate sarà 90% dei contagi Ue. Italia quinta al mondo per diffusione
di Francesco Padoa
Mercoledì 23 Giugno 2021, 15:49 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 18:24
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Inutile nasconderlo, la variante Delta preoccupa sempre di più le autorità sanitarie mondiali. Sulla base delle prove scientifiche disponibili, «la variante Delta è più trasmissibile di altre varianti circolanti e stimiamo che entro la fine di agosto rappresenterà il 90% di tutti i virus SARS-CoV-2 in circolazione nell'Unione europea. Si prevede che già entro l'inizio di agosto si arrivi al 70%». Lo scrive il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in un parere aggiornato sul rischio varianti del Covid. «Circa il 30% degli individui di età superiore agli 80 anni e circa il 40% sopra i 60 anni non ha ancora ricevuto un ciclo completo di vaccinazione: fino a quando la maggior parte delle persone vulnerabili non sarà protetta dobbiamo mantenere bassa la circolazione del virus Delta aderendo rigorosamente alle misure di salute pubblica, che hanno funzionato per controllare l'impatto di altre varianti». «Sfortunatamente, i dati preliminari mostrano che la variante Delta può infettare anche individui che hanno ricevuto solo una dose dei vaccini attualmente disponibili», ha detto la direttrice dell'Ecdc Andrea Ammon. «E' molto probabile che la variante Delta circolerà ampiamente durante l'estate, in particolare tra gli individui più giovani che non sono oggetto di vaccinazione, e ciò potrebbe causare un rischio per chi non è completamente vaccinato». «E' molto importante - conclude Ammon - progredire con la campagna vaccinale a un ritmo serrato, con la seconda dose che va somministrata entro l'intervallo minimo, per accelerare i tempi».

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Perché la variante Delta, dopo essere stata identificata per la prima volta in India, continua a essere intercettata in sempre più Paesi. A livello globale, raggiungono quota 85 i Paesi che ne hanno segnalato la presenza sui loro territori, sei nuovi si aggiungono alla lista. Come non bastasse, ora dall'India arriva un nuovo allarme e la variante è stata ribattezzata "Delta Plus". Il governo di Nuova Delhi, tramite il segretario federale della sanità Rajesh Bhushan, nelle scorse ore ha definito "preoccupante" la nuova variante del coronavirus, parlando di quasi circa 40 casi rilevati nelle tre regioni di Maharashtra, Kerala e Madhya Pradesh. Il ministero della Sanità ha spiegato come la variante "Delta plus" abbia mostrato, al momento, una maggiore trasmissibilità. Per quanto riguarda le altre varianti, l'Alpha (nuovo nome del mutante scoperto in Gb) resta ancora quella identificata in più Paesi, territori o aree (170), la Beta (stanata originariamente in Sudafrica) in 119, la Gamma (vista per la prima volta in Brasile) in 71 Paesi.

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Variante Delta, lo studio di Singapore

A fare il punto è l'Organizzazione mondiale della sanità nel suo aggiornamento settimanale. Negli ultimi giorni nuove evidenze sono state pubblicate sulle caratteristiche della variante Delta. Uno studio di Singapore ha mostrato che l'infezione con questo mutante sarebbe associata a maggiori probabilità di fabbisogno di ossigeno, ricovero in unità di terapia intensiva o morte. Anche gli indicatori per la polmonite erano più alti. Inoltre i parametri indicano una possibile maggior carica virale nei campioni. Nell'ambito della consultazione portata avanti dall'Oms il messaggio chiave è dunque che: gli interventi di sanità pubblica in atto per Covid, comprese le misure sanitarie e sociali e i vaccini sono ancora efficaci contro le attuali varianti di preoccupazione (varianti Alpha, Beta, Gamma e Delta).

Poiché diversi vaccini sono in uso e in fase di sviluppo, «è necessario un processo decisionale coordinato sulla modifica e l'amministrazione di questo strumento», spiega l'Oms. «Un nuovo gruppo consultivo tecnico esaminerà le prove disponibili e fornirà raccomandazioni sulle modifiche del vaccino, se necessarie». «Dal punto di vista dei regolatori dei vaccini e degli 11 sviluppatori di vaccini che hanno condiviso i loro piani durante la consultazione - informa infine l'ente - sono in corso lavori per valutare la necessità di potenziare i vaccini attuali. Se e quando questo dovesse diventare necessario, sarà importante si continui a lavorare in modo collaborativo. Inoltre, qualunque sia la strategia utilizzata (una dose di richiamo o un vaccino specifico per variante), dovrebbe indurre ampia protezione. Data la prevalenza differenziale delle varianti, la disponibilità del vaccino e i tassi di vaccinazione, potrebbe essere necessaria l'attuazione di un approccio di vaccinazione 'mix and match'».

 

Variante Delta più trasmissibile

«La variante Delta è significativamente più trasmissibile rispetto alla variante Alpha e si prevede che diventerà un lignaggio dominante se le tendenze attuali continueranno», segnala l'Oms spiegando che il 10 giugno ha convocato una seconda consultazione globale sulle varianti di preoccupazione e sul loro impatto sugli interventi di sanità pubblica, come parte delle attività per coordinare la risposta globale al virus. Secondo gli esperti, è prevista una continua evoluzione di Sars-CoV-2 e questo «richiede un rafforzamento della sorveglianza epidemiologica e genomica». In risposta, il gruppo di lavoro su questo fronte «sta per essere formalizzato come Technical Advisory Group on Sars-CoV-2 Virus Evolution (Tag-Ve), istituito per monitorare nuove mutazioni e varianti, valutarne il potenziale impatto sulla salute pubblica e identificare e coordinare rapidamente il riempimento delle lacune della ricerca relative alla trasmissibilità, gravità e neutralizzazione».

L'agenzia Onu per la salute ha acceso un faro sulle 4 varianti che preoccupano, e si sta ultimamente concentrando in particolare sulla variante Delta che continua ad essere segnalata in nuovi Paesi costantemente, in tutte le regioni dell'Oms, 11 nuovi Stati nelle ultime due settimane si sono aggiunti all'elenco di chi l'ha trovata sul proprio territorio.

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Così in Italia

La variante Delta si sta diffondendo in Italia con un ritmo esponenziale: dall'1% rilevato il 18 maggio scorso dall'Istituto Superiore di Sanità, a metà giugno aveva raggiunto il 3,4% per salire al 9% pochi giorni dopo. Ciò solo sulla base delle sequenze depositate nella banca dati internazionale Gisaid ed elaborati dagli informatici del Ceinge. I dati depositati ieri sera dal Piano di sorveglianza genomica della Regione Campania mostrano un incremento fino al 25%. Un dato corrispondente a quello fornito dal Financial Times (26%), che mette l'Italia al quinto posto nel mondo per la percentuale di casi dovuti alla variante Delta, relativamente al periodo compreso fra il primo gennaio e il 16 giugno 2021. «Il quadro che emerge solo da questi dati, peraltro parziali, è preoccupante - ha osservato il presidente del Ceinge-Biotecnologie Avanzate di Napoli, Pietro Forestieri - considerando che dobbiamo aspettarci numeri progressivamente e costantemente più alti, con il deposito di ulteriori virus sequenziati». «In Italia si fanno pochi sequenziamenti», ha rilevato Forestieri. «Sei-sette mesi fa si sequenziava circa il 10% dei tamponi positivi con l'intento di identificare nuove varianti, ma nel contesto epidemiologico attuale credo che andrebbero sequenziati tutti i positivi nell'intento di tracciare tempestivamente una variante emergente (la Colombiana, ad esempio). Non del tutto paradossalmente il sequenziamento, se fosse rapido, potrebbe sostituire il tampone molecolare. E' chiaro che per fare questo dovrebbe essere coinvolto un numero maggiore di Centri, con know how e tecnologie adeguati».

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La diffusione per regione

Dai dati finora raccolti nel mese di giugno sulle varianti del Covid in Lombardia, prevale quella inglese (64% del totale delle varianti), seguita da indiana (la Delta 3,2%, la Kappa 0,8%), dalla Brasiliana (1%) e dalla Sudafricana (2%). «Abbiamo deciso in questo periodo in cui abbiamo pochi positivi di sequenziare tutti i positivi, e lo confermo anche in questo momento: tutti i positivi vengono sequenziati per tenere sotto controllo le varianti - ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, nel corso di una conferenza stampa sulla campagna vaccinale -. Il quadro presenta numeri più alti rispetto a settimana scorsa perché li abbiamo sequenziati tutti e questo innalza i numeri rispetto alle varianti». È stata confermata, dal laboratorio di Microbiologia e virologia di Sassari, la presenza della variante Delta in 15 tamponi sospetti che, nei giorni scorsi, avevano mostrato una reazione diversa da quella tipica della variante Uk ed erano all'attenzione dei tecnici dell'azienda ospedaliera sassarese, che li ha sottoposti a sequenziamento per una loro identificazione. I risultati, conferma l'Azienda, hanno confermato i sospetti: di queste positività 14 sono legate a un unico cluster, mentre una è riferita a un paziente arrivato dall'estero. Dopo un esame di pre-screening su tre tamponi, inoltre, il laboratorio ha registrato una positività al Covid fortemente sospetta per la variante brasiliana. Per questo motivo è stata avviata l'attività di sequenziamento. In Campania in calo l'occupazione delle terapie intensive, a quota 23 (-1) e dei posti letto di degenza, oggi 274 (282 (-8). Ma, intanto, avanza la variante delta. Secondo gli ultimi dati c'è una presenza di 170 varianti inglesi, 82 delta, 36 brasiliane, 6 varianti colombiane e 23 europee; emerge dall'esame di 321 campioni di persone risultate positive al Covid 19 con tampone molecolare.

 

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Sono tre i casi di variante Delta registrati a oggi nel territorio della Asl di Teramo. A renderlo noto è la stessa azienda sanitaria, che a seguito del focolaio sviluppatosi qualche giorno fa a Villa Petto ha eseguito 250 tamponi su tutto il territorio della frazione e di parte della città di Teramo, seguendo il cosiddetto «contact tracing», cioè il tracciamento dei positivi. In Friuli Venezia Giulia è quella Alpha la variante predominante presente in regione, seguita da quella Delta mentre a lunga distanza risulta esserci la Gamma. A darne notizia è il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi al termine dell'operazione di sequenziamento compiuto dai laboratori del Friuli Venezia Giulia su un campione formato da 96 casi presi in esame. A Piacenza arriva la denuncia di Marco Delledonne, responsabile dipartimento Sanità pubblica Ausl: «Abbiamo contattato circa 800 persone per sottoporsi al tampone, ma di queste quasi 300 devono ancora presentarsi per farlo. Stiamo attivando le forze dell'ordine locali per rintracciarli perché molti non si fanno trovare». In città si è verificato un focolaio di variante Delta, l'ex indiana, partito da due aziende di logistica e subito circoscritto grazie a tracciamento e sequenziamento. «Tutti i 25 casi positivi alla variante Delta non erano vaccinati, né i lavoratori né i parenti». Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna​, avverte: «In Gran Bretagna vediamo che la variante Delta del coronavirus «un pò di spavento lo crea, può fare paura, ma se si è vaccinati fa molta, molta meno paura. E il fatto che in Emilia-omagna riusciamo a sequenziare tutti, ci aiuta a intervenire più rapidamente possibile». Rilevati anche a Modena tre casi di variante Delta. I contagiati sono tre giovani di età comprese tra i venti ed i trent'anni. A confermarlo è Davide Ferrari, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl. «Si tratta di tre persone che hanno tra i venti ed i trent'anni. Due di questi probabilmente sono stati contagiati da un convivente che è rientrato dall'estero. L'altro caso invece si è contagiato fuori regione».

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Variante Delta, cosa accade nel mondo

Sono state reintrodotte in Israele, il secondo Paese per percentuale di popolazione vaccinata, alcune restrizioni per fare fronte all'aumento di contagi di covid causate soprattutto dalla variante Delta del virus. Il ministero della Salute ha annunciato l'immediata entrata in vigore delle restrizioni. Per il secondo giorno consecutivo, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati più di 100 nuovi contagi. L'incidenza è particolarmente alta fra i giovani. Ai varchi di frontiera, negli ospedali e negli ambulatori medici, così come all'Aeroporto internazionale di Tel Aviv, sarà di nuovo obbligatorio indossare la mascherina. Sono anche state introdotte sanzioni dell'equivalente di 1.500 dollari per i genitori i cui figli violano la quarantena. Anche chi è guarito dal covid o è stato completamente vaccinato deve sottoporsi a un periodo di quarantena dopo essere entrato in contatto con una persona positiva con «una variante positiva».  A Causa della "Delta" rinviato al primo agosto l'ingresso nel Paese dei turisti vaccinati (in precedenza la data per il ritorno dei turisti era stata fissata al primo luglio). E l'Australia, paese sin dall'inizio attentissimo alla sicurezza sanitaria, deve far fronte all'emergere di un nuovo focolaio di Coronavirus a Sydney. Per circoscrivere il rischio le autorità hanno disposto il ripristino dell'obbligo delle mascherine per alcuni locali al chiuso, sui mezzi di trasporto pubblico e nei negozi in una parte della città. All'origine del focolaio ci sarebbe una persona che lavora per alcune compagnie aeree e che sarebbe stata contaminata dalla variante Delta. «Bisogna riconoscere che questa variante Delta è un campione olimpionico del salto da una persona all'altra», ha dichiarato alla stampa la premier Gladys Berejiklian.

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Messo a punto un nuovo test low cost e più rapido per riconoscere le varianti del virus SarsCov2, inclusa la Delta. I risultati degli esperimenti di validazione della nuova metodica (COVseq) sono pubblicati su Nature Communications. A svilupparla i ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma e l'Istituto di Candiolo FPO-IRCCS e Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, grazie ai fondi del 5x1000 dell'IRCCS Candiolo. Il test sarà utile anche per la mappatura del genoma dei tumori. Il test scova le nuove varianti in tempo reale, dimezzando i tempi di mappatura genomica oggi necessari e con costi ridotti.

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