Due dosi Pfizer e AstraZeneca efficaci nel prevenire la malattia

Due dosi Pfizer (all'88%) e AstraZeneca (al 67%) efficaci contro la variante Delta
Due dosi Pfizer (all'88%) e AstraZeneca (al 67%) efficaci contro la variante Delta
di Michela Allegri
Giovedì 22 Luglio 2021, 09:58 - Ultimo agg. 21:04
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Due dosi dei vaccini Pfizer o AstraZeneca sono efficaci contro la variante Delta del coronavirus, altamente trasmissibile e ormai dominante in tutto il mondo. I farmaci quindi funzionano, ma è necessario completare il ciclo di somministrazioni per avere una protezione elevata. Il risultato emerge da un nuovo studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine, che conferma le conclusioni dei dati forniti dal ministero della salute inglese in maggio sull’efficacia dei vaccini. La nuova ricerca dimostra che due dosi del vaccino Pfizer sono efficaci per l’88% nel prevenire la malattia sintomatica della variante Delta, rispetto al 93,7% di efficacia contro la variante Alpha. Mentre due dosi di AstraZeneca risultano efficaci per il 67% contro la Delta e per il 74,5% contro la variante Alpha. Entrambi i farmaci hanno un’efficacia molto elevata nel prevenire ospedalizzazioni e conseguenze gravi del Covid.

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Variante Delta, i dati del nuovo studio su Pfizer e AstraZeneca

«Sono state notate solo modeste differenze nell’efficacia del vaccino con la variante Delta rispetto alla variante Alpha dopo la ricezione di due dosi di vaccino», hanno scritto i ricercatori di Public Health England nello studio.

I dati provenienti da Israele hanno stimato una minore efficacia del farmaco Pfizer contro la malattia sintomatica, sebbene la protezione contro la malattia grave rimanga elevata. La PHE aveva precedentemente affermato che una prima dose di entrambi i vaccini era efficace per circa il 33% contro la malattia sintomatica della variante Delta. Lo studio pubblicato mercoledì ha rilevato che una dose del vaccino Pfizer era efficace al 36% e una dose del vaccino AstraZeneca era efficace al 30% circa. «La nostra scoperta di una ridotta efficacia dopo la prima dose dimostra la necessità di uno sforzo per velocizzare la somministrazione di entrambe le dosi, soprattutto tra i gruppi vulnerabili», hanno affermato gli autori. Altre ricerche dimostrano l’efficacia anche di Moderna e Johnson&Johnson. Chi ha ricevuto il mix di farmaci, inoltre, sembra avere sviluppato una risposta immunitaria maggiore.

 

Dati confortanti 


Si tratta di dati confortanti, visto che la Delta, a causa dell’alta carica virale, è diventata la mutazione di Sars-CoV2 predominante anche in Italia. «Se si è vaccinati, il rischio di essere contagiati dalla variante è tra lo 0 e l’8%, e se mi contagio non vado in ospedale, questo è il messaggio chiarissimo», ha spiegato il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia. «Bisogna capire quanto sarà persistente l’efficacia e capire in breve tempo se fare una dose di richiamo - ha aggiunto - e questo è un altro argomento, insieme agli anticorpi monoclonali che sono pronti sia per darci la terapia nei primissimi giorni e anche probabilmente una profilassi attiva per 6/9 mesi». 

 

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