Campania, la scuola dei No Vax: 59 bambini senza vaccino

Campania, la scuola dei No Vax: 59 bambini senza vaccino
di Daniela De Crescenzo e Gianluca Sollazzo
Martedì 12 Marzo 2019, 07:00 - Ultimo agg. 16:17
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Duecentocinquanta iscritti alla scuola materna, cinquantanove non vaccinati. La scuola record si chiama Leopardi, abita a Torre Annunziata, e raccoglie i bambini che vivono nel quartiere del Quadrilatero delle Carceri, uno di quelli dove si combatte giorno per giorno per trattenere gli allievi nelle classi. La dirigente scolastica, Antonella D'Urzo e i suoi insegnanti da settimane avevano avvertito i genitori della necessità delle vaccinazioni: inutilmente. E adesso il capo d'istituto ha deciso di concedere ancora qualche giorno ai genitori per regolarizzare la situazione: poi, in mancanza dei certificati, dovrà arrendersi e rimandare i piccoli a casa. «Il contesto in cui ci muoviamo è difficilissimo spiega la D'Urzo gran parte dei nostri alunni ha almeno un genitore in carcere, a volte anche tutti e due. Le mamme sono giovanissime e spesso non riescono nemmeno ad assolvere in maniera adeguata agli obblighi previsti dalla legge».
 
A Torre Annunziata il problema non sono i no vax, ma l'ignoranza, l'abbandono, la delinquenza. Il Quadrilatero delle Carceri è il quartiere dove per decenni si sono fronteggiati i clan, dove i Gionta l'hanno fatta da padroni. Il risultato è il degrado: «Sto facendo di tutto per convincere i genitori a vaccinare i bambini, ho allertato la Asl. Il nostro è un caso difficilissimo, per noi rimandare i bambini a casa è una sconfitta inaccettabile perché la scuola è uno dei pochi presidi dello Stato dove gli alunni possono vivere nella legalità e sperare in una cura attenta», spiega il capo d'istituto.

Ma quello di Torre Annunziata è un caso in controtendenza. Sono, infatti, solo settecento i bambini campani che non sono stati vaccinati. Di questi una parte è iscritta alla scuola dell'obbligo (elementari e medie) e continuerà a frequentare anche se i genitori riceveranno una multa. I più piccoli, i bambini dell'asilo, resteranno, invece, a casa. Oltre ai due casi già segnalati nei giorni scorsi all'istituto comprensivo Bonghi, si sono registrati almeno altre nove situazioni difficili. Tre a Pagani, tre all'istituto Comprensivo Capraro di Procida (198 iscritti all'asilo) dove già nei giorni scorsi un bambino era stato escluso dopo che la dirigente scolastica Giovanna Martano aveva consultato l'Avvocatura dello Stato: i genitori del piccolo non gli avevano nemmeno fatto iniziare il percorso vaccinale. Gli altri due, invece, hanno preso contatti con la Asl e quindi, appena vaccinati, potranno rientrare in classe. Alla Madonna Assunta di Bagnoli, dopo le polemiche dello scorso anno e le proteste dei genitori che si rivolsero pure al Tar per ribadire il loro presunto diritto alla non vaccinazione, non ci sono stati esclusi anche se una famiglia non ha presentato il certificato: ha già preso appuntamento con la Asl e quindi per ora continuerà a frequentare. Altri due casi si sono registrati alla Alpi-Levi di Scampia, ma in complesso la giornata si è svolta senza troppe polemiche anche perché i genitori erano stati da tempo avvisati della situazione. Ma Giovanna Martano sottolinea: «Noi abbiamo applicato la legge ma sarebbe auspicabile che la politica si assumesse le proprie responsabilità, senza scaricare tutto su comuni dirigenti scolastici». Secondo l'assessore regionale Lucia Fortini, «alcuni bambini sono stati fermati, ma nella maggior parte dei casi, mi dicono che le famiglie provvederanno presto alle vaccinazioni».

Secondo i responsabili regionali in Campania è stata superata la soglia del 93 per cento di vaccinati, con punte del 98 per cento. E non solo: diverse famiglie, considerate non in regola hanno comunque aderito al piano vaccinale proposto dai Centri Asl recuperando alcune dosi di richiamo non effettuate. Quindi, secondo la Regione, i bambini che rischiano oggi di non essere ammessi alla scuola dell'infanzia in Campania sono meno dell'uno per cento. «Ma anche questi hanno la possibilità di rientrare in qualsiasi momento se disponibili ad aderire al piano nazionale di prevenzione vaccinale», avverte Fortini. Nessun escluso, invece, dagli asili comunali dove non si sono registrati casi di mancata osservanza della legge come sottolinea l'assessore Annamaria Palmieri.

A Salerno sono tre i bambini sospesi nel comprensivo Barra, il più grande del centro. Mentre a Pagani, al Terzo circolo didattico, i decreti di stop alla frequenza riguardano altri tre bambini, tra i quali c'è il figlio di genitori no vax. «Ho incontrato la famiglia venerdì - racconta il preside - mi hanno rappresentato l'intenzione di non voler vaccinare il figlio perché sono contrari». In campo anche il sindaco del centro dell'Agro nocerino, che parlerà con i genitori per capire «se la decisione è irremovibile o se ci sono spiragli affinché la questione rientri». Ma le sorprese potrebbero non finire e le sospensioni aumentare già da oggi. Molti dirigenti scolastici salernitani hanno atteso la scadenza di ieri per avvisare le famiglie inadempienti. Se stamattina non verranno regolarizzate le posizioni i dirigenti emetteranno altri decreti di sospensione. Per adesso c'è cautela. Lo stop alla frequenza riguarda solo la scuola dell'infanzia, che non è ordine di istruzione dell'obbligo, mentre alla scuola primaria e secondaria di primo grado è prevista solo una sanzione pecuniaria. A Salerno due bambini non vaccinati potranno comunque frequentare le attività didattiche all'infanzia su parere espresso dal medico curante. «Motivi di salute alla base dello stop al vaccino», fanno sapere i presidi. I casi sono localizzati in due scuole della zona orientale. Al comprensivo Barra del centro di Salerno lo stop riguarda da subito tre bambini frequentanti che oggi non potranno entrare in classe. «Dei tre casi di sospensione della frequenza alla scuola dell'infanzia spiega la preside del Barra sembra che uno possa rientrare nelle prossime ore, perché la famiglia ci ha promesso di voler regolarizzare tutto e subito». Sugli altri due casi di bambini destinatari di sospensione non c'è certezza su cosa vorranno fare i genitori. A Pagani altri tre casi di sospensione della frequenza al terzo circolo didatti co: qui i genitori di uno degli allievi hanno fatto sapere che non intendo vaccinare il figlio.
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