Covid in Campania, il virus corre veloce: test obbligatorio per i docenti

Covid in Campania, il virus corre veloce: test obbligatorio per i docenti
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 7 Settembre 2020, 23:30 - Ultimo agg. 8 Settembre, 12:34
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La curva dei contagi non lascia dubbi su un’impennata preoccupante. Dal bollettino di ieri dell’Unità di crisi emergono 218 nuovi positivi in Campania (su 4.353 tamponi) con 42 che erano negli 83 del giorno prima. Dei nuovi casi, 12 provengono dalla Sardegna e 64 sono connessi a rientri in Campania da Paesi esteri. Non si registrano nuovi decessi, 12 sono i guariti, e il totale dei positivi in Campania sale a 8.128 su un totale di tamponi di 459.231. Ancora troppi nuovi positivi, sebbene stiano scemando i rientri dalle vacanze, che non hanno rassicurato l’Unità di crisi per l’emergenza Covid-19 della Campania. Vincenzo De Luca del resto lo aveva anticipato nei giorni scorsi: «Nelle condizioni attuali non è possibile aprire. Da qui a una-due settimane saremo chiamati a prendere decisioni importanti» e dopo un’attenta riflessione ha deciso di fissare una nuova data per l’inizio dell’anno scolastico: 24 settembre, come trapelato nei giorni scorsi. Una decisione motivata, oltre che da problematiche logistiche come consegna dei banchi, lavori nelle scuole e organico, soprattutto da quella curva di positivi che non tende a riabbassarsi come ci si aspettava, e che ha imposto alla giunta regionale anche altre decisioni atte a contenere i contagi. Da ieri i dirigenti interessati possono richiedere i voucher per l’acquisto di termoscanner messi a disposizione dalla Regione (scadenza 9 settembre) così da posizionare controlli della temperatura ai varchi d’ingresso, mentre è confermata la possibilità di usare società anche private per il trasporto scolastico da parte dei Comuni per evitare l’uso di quelli pubblici. La disposizione più importante di tutte, però, è quella di rendere obbligatorio lo screening a tutto il personale scolastico, in grado di circoscrivere con oculatezza possibili focolai nelle scuole. Il governatore ha promesso che «si lavorerà nei prossimi giorni con grande senso di responsabilità per avere le condizioni minime di sicurezza per lo svolgimento delle attività scolastiche» consapevoli che «il permanere di criticità rendono necessario prendere altri 10 giorni di tempo per conseguire elementi di maggiore tranquillità».

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Non sappiamo se per il 24 settembre la scuola sarà pronta davvero alla ripartenza, ma sicuro non lo sarebbe stata in sicurezza il 14. Gli studenti campani torneranno in classe tra sedici giorni, dopo le elezioni regionali, con gran parte delle Primarie e Secondarie di primo grado costrette a doppi turni e famiglie che dovranno fare i salti mortali tra lavoro e scuola, mentre alle Secondarie di secondo grado le classi si sdoppieranno con una metà in presenza e l’altra metà connessi da casa per la Didattica a distanza. Qualche tramezzo abbattuto e aule ampliate, presidenze e sale riunioni diventate classi, case dei custodi che sono archivi, la scuola in Campania ai tempi del Covid, e in genere al Sud, sarà arrabattata, arrangiata e precaria. Questi dieci giorni in più non la renderanno più bella ma almeno molti dirigenti saranno più tranquilli, sebbene consci che dall’arrivo dei banchi dipenderà il numero di presenti e di conseguenza si avranno meno disagi. Gli studenti senza aule in Campania sarebbero 21.139, mentre i banchi monoposto (a esclusione delle postazioni innovative) sarebbero almeno 152mila. Riguardo gli organici, è emerso che quelli di diritto saranno uguali allo scorso anno (circa 78mila di diritto e 13mila per sostegno) e sono insufficienti. Anche per questi numeri sconfortanti la Regione ha deciso «il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico al 24 settembre, accogliendo le richieste dell’Anci e dei sindacati della scuola, incontrati di recente» poiché a oggi non ci sono «dati certi sul personale docente a disposizione, sulle forniture di banchi singoli, sugli insegnanti di sostegno, sui posti dsponibili per gli alunni». Criticità ancora presenti che «rendono necessario un rinvio dell’apertura».
 


Su circa 170 mila docenti, hanno già effettuato il test sierologico in Campania 38 mila, appena il 25 per cento. Un’impennata c’è stata domenica con lo screening organizzato dalle 9 alle 15 al Palabarbuto dall’Ordine dei medici, con Federazione dei medici di famiglia e Società italiana medicina generale e delle cure primarie, che ha visto eseguire 452 test a docenti e personale amministrativo della scuola, di cui 21 i casi positivi.
Tuttavia la giunta regionale ha deciso «di rendere obbligatorio lo screening a tutto il personale scolastico» approvando «un piano per gli screening che consentirà di affiancare il lavoro dei medici di medicina generale e di avere i tamponi con i risultati definitivi già entro le 24 ore».

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