Scuola, effetto Covid sulle pagelle: voti più bassi per la Dad

Scuola, effetto Covid sulle pagelle: voti più bassi per la Dad
Scuola, effetto Covid sulle pagelle: voti più bassi per la Dad
di Lorena Loiacono
Lunedì 15 Febbraio 2021, 07:30 - Ultimo agg. 14:53
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Le lezioni online che saltano, le lacune che fanno perdere il filo e la concentrazione che, così, viene meno: le criticità del primo quadrimestre hanno lasciato il segno sulle pagelle, le prime in era Covid. A risentire di più di questo periodo all'insegna delle incertezze, sono state le materie caratterizzanti dei diversi indirizzi: greco e latino, fisica e matematica, le materie laboratoriali nei tecnici e nei professionali e le lingue straniere nei percorsi linguistici. Vale a dire quelle materie che hanno il maggior numero di ore di lezione a settimana e che comunque necessitano, nei loro approfondimenti, del docente che, guardando negli occhi i ragazzi riesce a capire quando riescono a seguire e quando invece si stanno perdendo. Un feeling impossibile da mantenere online. 

In difficoltà soprattutto le classi del primo anno che, stando alle prime stime, sono quelle in cui si registra il maggior numero di abbandoni e ritiri in corso d'anno.

A giugno scorso gli studenti sono stati tutti promossi pur registrando le insufficienze, pochissime, negli scrutini finali. Quest'anno probabilmente non sarà così e i voti del primo quadrimestre servono anche per capire dove sono le criticità e recuperarle prima degli scrutini finali. «È venuto a mancare l'esercizio in classe spiega Tiziana Sallusti, dirigente scolastico dello storico liceo Mamiani di Roma un aspetto che ad esempio nelle traduzioni di greco e latino si fa sentire molto. Direi che è fondamentale. Abbiamo raccolto i voti misti, vale a dire sia in presenza sia a distanza e certamente teniamo conto di tutte le difficoltà vissute dai ragazzi». 

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Il problema delle verifiche non è di poco conto: un compito svolto a casa può non dare una valutazione veritiera. I docenti devono comunque dare i voti e per capire la reale preparazione dei ragazzi hanno bisogno di più voti. «Per forza di causa maggiore la valutazione con la didattica a distanza non è mai certa sottolinea Vito Lo Scrudato, dirigente del liceo classico Internazionale Umberto I di Palermo - semplicemente perché manca il controllo del docente mentre viene svolto. I peggioramenti ci sono, ovviamente stiamo cercando di fare del nostro meglio, quanto più è possibile, per sostenere il lavoro svolto dagli studenti. Questo discorso vale per tutte le materie, anche quelle di impianto laboratoriale presenti nei licei con le materie tecnologiche, per fisica e nei laboratori linguistici». Ogni indirizzo di studio, quindi, ha la sua bestia nera con cui dover fare i conti.

È sempre stato così e, con la didattica online, i problemi si sono appesantiti: «Per il liceo scientifico assicura la dirigente del Newton di Roma, Cristina Costarelli i maggiori problemi riguardano le materie come matematica e fisica, quelle che hanno bisogno di un percorso da svolgere passo dopo passo. Terremo conto del vissuto delle singole situazioni, anche in vista della maturità, per non penalizzare i ragazzi dell'ultimo anno». Sarà un'occasione anche per capire quali sono i punti deboli delle singole materie: «Dobbiamo darci alcune spiegazioni perché analizzando i voti del primo quadrimestre spiega la dirigente del liceo scientifico Righi, Monica Galloni abbiamo riscontrato un calo in materie come storia e filosofia, non per matematica e fisica come invece ci aspettavamo che fosse. Evidentemente le materie umanistiche risentono maggiormente della mancanza di un dialogo diretto, di un dibattito e dell'approfondimento in aula con il docente. Per filosofia, evidentemente, è quello che fa la differenza. E' un aspetto importante di cui tenere conto ed è emerso ora con i voti in pagella». Inevitabile pensare alle situazioni più delicate: «Oltre ai voti - aggiunge la preside dell'Aristofane di Roma, Raffaella Giustizieri - ci preoccupano molto le situazioni più a rischio: gli studenti si eclissano, soprattutto quando vivono forti disagi personali. E a distanza si rischia di perderli». 

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