Scuola, il 60% degli intervistati è contro il "tutti promossi": il sondaggio di Orizzonte Scuola

Scuola, il 60% degli intervistati è contro il "tutti promossi": il sondaggio di Orizzonte Scuola
Scuola, il 60% degli intervistati è contro il "tutti promossi": il sondaggio di Orizzonte Scuola
Venerdì 9 Aprile 2021, 16:07 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 20:41
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E' giusto bocciare lo studente che presenta insufficienze nonostante l'anno scolastico sia stato caratterizzato dalla didattica a distanza? E' questa la domanda fatta da Orizzonte Scuola ad 11 mila utenti con un verdetto inequivocabile: per il 60% è giusto bocciare nonostante la Dad ed il Covid. Sono solo il 40% dei partecipanti al sondaggio a ritenere inadeguata una bocciatura in un tale contesto di emergenza. «Se si predica tanto che la Dad è come la scuola è giusto anche bocciare nel rispetto di chi si è impegnato sempre nonostante tutto….», dice una lettrice intervenuta sui social sul tema. «Non bocciano in situazioni normali figuriamoci in pandemia… suvvia facciamo i seri», dice invece un docente. 

Le dichiarazioni del ministero dell'Istruzione

L'indagine partita in seguito alle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che conferma che quest’anno sarà possibile rimandare e bocciare gli studenti che non raggiungono il livello di preparazione per passare alla classe successiva.

Tornano così dal ministero in vigore le norme pre-Covid: no al 6 politico e no al "tutti promossi". Il presupposto di partenza secondo Bianchi è la differenza abissale tra lo scorso anno, in cui si era optato per la promozione di tutti e questo anno scolastico: la Dad dall’autunno è stata regolata addirittura nell’integrazione del contratto degli insegnanti. Sono stati distribuiti pc e tablet, attribuiti alle scuole fondi per internet.

Le bocciature decisioni ai consigli di classe

Dunque la questione di cosa fare con gli studenti che hanno delle insufficienze passa nelle mani dei consigli di classe che potranno decidere autonomamente se bocciare o meno lo studente con insufficienze. Al massimo potrebbero esserci deroghe per chi ha avuto problemi a seguire durante l'anno scolastico le lezioni in didattica a distanza. Questione che ha gettato i ragazzi in una grossa preoccupazione che lo stesso ministro vuole però tenere sotto controllo invitando gli studenti ad «avere fiducia nei loro insegnanti che li conoscono, li hanno seguiti per tutto l'anno, sanno benissimo le condizioni di difficoltà ma sanno anche che bisogna dare loro un percorso di recupero che è anche un percorso di condivisione, e quindi di fiducia nella scuola».

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