Susanna Musumeci, la dirigente scolastica reggente dal 16 maggio scorso, ha replicato alle accuse di indifferenza dell'istituto con una lunga lettera inviata all'Ansa spiegando che l'istituto ha «accompagnato la classe con interventi psicologici; ha poi agito con interventi correttivi e provvedimenti disciplinari nei confronti di quei pochi ragazzi che non hanno mostrato la comprensione ed accoglienza naturali e necessarie: anche il penultimo giorno di lezione sono state comminate 2 ammonizioni scritte a fronte di commenti discriminatori e questo conferma l'impegno e l'attenzione dell'istituto a monitorare la situazione e sostenere la vittima».
Gli interventi hanno colpito anche il docente.
Inoltre «i contatti con la famiglia sono stati tenuti dal consiglio di classe e dal mio predecessore; ma dal 16 maggio ad oggi nessuno mi ha contattata: non comprendo le dichiarazioni di solitudine della famiglia rispetto al problema anche se solidarizzo con la sofferenza provata e stigmatizzo le situazioni subite», aggiunge Musumeci. Non si tratta dell'unico episodio omofobo venuto alla luce negli ultimi giorni. A Viareggio nella notte sono apparse sui muri svastiche e scritte del tipo: 'Al rogo gay-rumeni negri-rom', 'Al rogo i gay e i negrì e anche 'W Salvinì. E una scritta omofoba con tanto di svastica è stata trovata anche sul muro del municipio di Giugliano dove si stava celebrando un'unione tra due omosessuali.