«Ci stiamo da tempo organizzando per riportare la scuola in presenza, ma con grande attenzione, non dobbiamo dimenticare che la pandemia non è finita». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, durante la conferenza stampa che chiude la prima giornata del G20 a Catania. «Bisogna prendere le misure di sicurezza - ha aggiunto Bianchi - e non solo dentro le scuole. C'è un problema di trasporti, soprattutto nelle scuole superiori. Il Comitato tecnico scientifico ci dirà quali sono i vincoli da sopportare per questo. Abbiamo visto che il virus non conosce frontiere. Dobbiamo garantire sicurezza a scuola, fuori dalla scuola e organizzare la scuola sul territorio in modo maggiormente articolato, con strutture più presenti sul territorio». L'istruzione in classe sarà uno degli obiettivi da affrontare con maturità e senso colletivo: «se un ragazzo non viene a scuola non è colpa del ragazzo, ma di tutta la scuola»
A #Catania per il #G20 Istruzione. Al lavoro per un'alleanza globale che consenta di dare risposte educative a ogni ragazza e ogni ragazzo. Per non lasciare indietro nessuno. #G20Italy pic.twitter.com/VPDLK494Ox
— Patrizio Bianchi (@ProfPBianchi) June 22, 2021
Tra le questioni sollevate nella Riunione ministeriale dedicata all'Istruzione dal ministro Bianchi vi è anche la dispersione scolastica, un fenomeno che con il Covid si è accentuato. «Noi pensiamo che il Paese non può ripartire se non si eleva il grado di competenza, la qualità delle conoscenze. - fa sapere- Siamo di fronte a una grande fase di trasformazione tecnologica e il rischio è che questo diventi un altro elemento di separazione tra Nord e Sud, tra le città e le campagne».
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Le priorità della Presidenza italiana sono anche le linee guida del confronto tra i Paesi #G20 sull’Istruzione e sulla Formazione.@g20org #G20Italy pic.twitter.com/ga7vYWNHTw— Ministero dell’Istruzione (@MIsocialTW) June 22, 2021