Università: «Svolta Green economy, ecco i manager del futuro»

Università: «Svolta Green economy, ecco i manager del futuro»
di Mariagiovanna Capone
Venerdì 2 Settembre 2022, 10:49
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È tempo di test d'ingresso anche all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, che offre ben tre sessioni per effettuare le prove, iscrizione gratuita e aperta fino al 14 settembre. Dall'8 al 15 settembre si terranno i test per la sessione autunnale per i test d'ingresso per Economia aziendale e Green Economy (180 posti), Scienze e tecniche di psicologia cognitiva (250 posti), Scienze della Comunicazione (250 posti), Giurisprudenza (150 posti). Il 20 settembre è invece la data nazionale per Scienze della Formazione primaria, l'unico corso di laurea in Italia direttamente abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria (465 posti).

Dal 4 al 6 ottobre infine test per Conservazione e Restauro dei Beni culturali (iscrizioni aperte fino al 2 ottobre), l'unico in Campania direttamente abilitante per l'iscrizione all'albo dei restauratori.

Tra i corsi di laurea più ambiti ci sono quelli in Economia, anche per l'alto placement post laurea. Delle potenzialità e le sfide da affrontare ne abbiamo parlato con Domenico Salvatore, presidente del corso triennale in Economia aziendale e Green Economy e del corso magistrale in Economia, Management e Sostenibilità.

Cosa cerca uno studente che si iscrive a uno dei corsi in Economia del Suor Orsola Benincasa?
«Sicuramente sceglie un corso come il nostro per la stretta connessione con le aziende, con cui c'è un continuo confronto per stare al passo coi tempi. La triennale in Economia aziendale e Green Economy viene scelta dai ragazzi in particolare per la voglia di impegnarsi in aziende che guardano al futuro approcciando tematiche molto vicine al loro impegno in ambito ecologico-ambientale. Dei sognatori coi piedi ben saldati per terra».

Una caratteristica del Suor Orsola è proprio quella di dialogare con le aziende. Quali i vantaggi?
«Credo sia il tratto che maggiormente caratterizza il nostro ateneo, un po' per la sua storia, ma anche per come è collegata al territorio. È uno strumento che ci avvantaggia molto per provare a migliorare il nostro percorso formativo, adeguarlo sia alle richieste del momento di particolare figure professionali che per quelle del futuro. È stato essenziale infatti per quanto riguarda le possibilità offerte dal PNRR, una sfida di lungo periodo con cui si troveranno a fare i conti i nostri laureati e laureandi. Questa apertura verso l'esterno e al dialogo è declinata nelle diverse aree, non solo in Economia, ma anche Psicologia, Beni Culturali, Giurisprudenza, Digital Humanities...».

Didattica all'avanguardia.
«Siamo molto attenti a comprendere cosa avviene all'esterno dell'ateneo, non restiamo ancorati a una didattica ferma, ma dialoghiamo e investiamo molto in strumenti innovativi per stare al passo coi tempi».

E cosa chiedono le aziende ai futuri laureati in Economia aziendale e Green Economy ed Economia, Management e Sostenibilità?
«Che i nostri futuri manager abbiano senso critico, siano capaci di riflettere di fronte a nuovi traguardi della società, capire cosa vogliono i consumatori, come mutano le leggi».

Grande importanza anche alle lingue straniere ovviamente.
«Una priorità indiscussa e indispensabile. È assolutamente necessario che siano molto preparati sulle lingue straniere, in particolare l'inglese, e sul digitale. Su questi ultimi ci siamo molto impegnati per inserire ulteriori lezioni in inglese nella magistrale, mentre nella triennale abbiamo aumentato moltissimo le ore di inglese».

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