Il giorno dopo il varo del pacchetto di norme per la riapertura della scuola a settembre, i professori, il mondo della scuola nel complesso e i sindacati sono in agitazione. A preoccuparli e farli arrabbiare al tempo stesso, non è tanto l'introduzione del Green pass per il personale scolastico, quanto la previsione di misure che vengono sentite come punitive per chi non si adegua. Il mancato rispetto di vaccinazioni o tamponi è infatti considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza il lavoratore viene sospeso e si perde la retribuzione. E si è conclusa con un nulla di fatto la riunione di stasera tra sindacati e ministero chiamata a stilare il protocollo sulla sicurezza.
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Green pass a scuola, la rabbia dei prof
«Sul Green pass per la scuola il Governo si è mosso in termini discutibili e per alcuni aspetti inaccettabili.
L'appello del ministro agli studenti: vaccinatevi
Il ministro, che rivolge un nuovo appello agli studenti a vaccinarsi, annuncia poi che «se in classe saranno tutti vaccinati si potrà togliere la mascherina», anche se su questo punto il decreto varato ieri sera rimanda a successive disposizioni ovvero linee guida e protocolli. I presidi, dal canto loro, temono che le nuove norme riversino sulle scuole una mole di compiti e incombenze in più. «Ci auguriamo che la Regione Lazio e l'assessorato alla Sanità dicano alle scuole chi ha diritto al green pass e chi no: non ci stiamo allo scaricabarile», afferma il presidente dei dirigenti scolastici del Lazio, Mario Rusconi. Il malessere è forte al punto che anche la riunione tra ministero e sindacati per il varo del protocollo per la sicurezza ha prodotto un nulla di fatto: le sigle sindacali chiedono maggiore chiarezza su molti punti e le norme sul Green pass hanno complicato il quadro: chi controllerà che siano vaccinati o con tampone recente le tante figure che ogni giorno entrano in contatto con gli studenti, dai volontari agli assistenti per i disabili?, chiedono, tra l'altro, i sindacalisti, che minacciano di non firmare il protocollo. La riunione è stata aggiornata alla prossima settimana. Anche il mondo dell'università, se da un lato plaude all'introduzione del Green pass anche per gli studenti, dall'altro è molto preoccupato. Se appaiono infatti soddisfatti numerosi rettori, le associazioni degli stessi studenti fanno notare come la campagna vaccinale per i più giovani è ad una fase ancora iniziale in molti territori, che comunque il Green pass non garantisce completamente la sicurezza degli spazi e che rischia di «essere escludente». Chiedono piuttosto tamponi gratuiti e il tracciamento dei contagi negli atenei.