«Insegnanti no vax, demansionamento costa 30 milioni al Paese»

«Insegnanti no vax, demansionamento costa 30 milioni al Paese»
Martedì 12 Aprile 2022, 15:35
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Il «demansionamento» dei docenti non vaccinati «costerà al nostro Paese circa 30 milioni di euro». A sostenerlo è l'unione politica Ucdl (Unione per le Cure, i Diritti e Le Libertà) che, con il suo presidente, l'avvocato Erich Grimaldi, dopo diverse segnalazioni e denunce da parte di numerosi docenti, «discriminati ed emarginati dal decreto legge del 24 marzo 2022», ha inviato nota alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Salute, al Ministero dell'Istruzione, nonché alla Corte dei Conti «per indagare su un probabile danno erariale».

«L'articolo 8 di quel decreto - spiega Grimaldi - prevedeva, difatti, un rientro a scuola dei docenti non vaccinati con un inconcepibile demansionamento accompagnato da umiliazione, emarginazione e discriminazione», sostiene.

L'Ucdl contesta «l'omessa certificazione medica dell'inidoneità» e auspica che il Governo, «preveda emendamenti in sede di conversione del decreto che pongano fine a tale discriminatorio provvedimento, restituendo dignità e decoro ai docenti che si rivolgeranno comunque all'autorità giudiziaria per la tutela dei loro diritti». Nel comunicato diffuso dall'Ucdl, Grimaldi fa anche sapere di avere trasmesso una nota alla Corte dei Conti «affinché indaghi sull'istruttoria e sulle relative forniture dei 'banchi a rotelle', in luogo di impianti di areazione che potevano essere risolutivi». Annunciata, infine, una manifestazione a Roma, intitolata «insegniamo per non discriminare» alle 14 del prossimo 19 aprile dinnanzi al Ministero dell'Istruzione, (viale di Trastevere 76/A) «al quale una delegazione di docenti chiederà opportuni chiarimenti».

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