L'alternanza scuola-lavoro fa ancora discutere. Fedeli: «Denunciate le aziende che chiedono soldi»

Valeria Fedeli
Valeria Fedeli
di Lorena Loiacono
Mercoledì 29 Marzo 2017, 09:01 - Ultimo agg. 10:53
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Fuori dalle aule scolastiche per guardare, con i propri occhi, come funziona il mondo del lavoro. E imparare anche, come una vera e propria lezione, che nel lavoro può esserci anche qualcosa che non va. 

Dopo il primo anno e mezzo di avvio dell'alternanza scuola-lavoro nel triennio delle scuole superiori, 400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 nei licei come previsto dalla riforma, il Ministero dell'Istruzione ha fatto il punto per tirare le somme, nel senso letterale del termine: i ragazzi coinvolti nell'anno 2013-2014 erano 211.053, oggi sono un milione e 150mila e, secondo le stime, il prossimo anno potrebbero arrivare a quota un milione e mezzo. 
Un boom di partecipazione che ha avviato quasi 30mila percorsi. 

Ma il progetto deve crescere e migliorarsi, per questo ieri la ministra Valeria Fedeli ha presentato le novità per il prossimo anno: «Un milione e mezzo di ragazzi entreranno nell'alternanza scuola-lavoro e metteremo in pratica tre passaggi nuovi: uno sul sito del Ministero dove si potranno segnalare abusi ed errori su alternanza scuola-lavoro, la carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza e infine predisporremo dei modelli per i contenuti necessari per l'alternanza scuola-lavoro». 

Intanto le esperienze sul campo crescono, ieri è stato anche siglato il protocollo di alternanza scuola-lavoro tra la Conferenza episcopale toscana e il l'ufficio scolastico regionale della Toscana. «I ragazzi avranno così la possibilità di svolgere percorsi di alternanza in ambiti diversi ha spiegato il sottosegretario Gabriele Toccafondi - da quello artistico-storico-culturale con percorsi negli archivi, nei musei, nelle biblioteche, fino alle attività nei centri di servizio per le persone deboli o in difficoltà». 

Molto materiale informativo, dunque, a disposizione delle scuole per sapere come muoversi ma anche per evitare errori. Perché qualche errore c'è stato, come denunciato dall'Udu nel caso di aziende che vogliono farsi pagare per concedere ore di alternanza: «Gravissimo che ci siano aziende che chiedono soldi per fare alternanza scuola-lavoro ha commentato la ministra Fedeli . Se accade, andate in Procura». 
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